La Fai Cisl insieme con le altre sigle confederali del settore ha proclamato su scala nazionale una giornata di sciopero/sit-in interregionale dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica, fissato in Puglia per il 28 giugno, a causa dell’interruzione delle trattative con il Sindacato Nazionale Enti Bonifica Irrigazione e Miglioramento Fondiario (Snebi) per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto da 18 mesi.
A Taranto, il sit-in si terrà a partire dalle ore 9, in via Anfiteatro, presso la Prefettura.
“La controparte non è stata finora in grado di fornire adeguate risposte all’insieme delle richieste da noi presentate nella piattaforma rivendicativa, perciò sono state ritenute dall’intera delegazione insufficienti per il prosieguo della trattativa le proposte dello Snebi su salario, demansionamento, tutela dei lavoratori a tempo determinato, agibilità sindacale e disciplina dei licenziamenti – sottolinea Antonio La Fortuna, segretario generale Fai Cisl Taranto Brindisi – ma se, come noi sosteniamo, i lavoratori dei Consorzi di Bonifica hanno diritto ad un contratto nazionale dignitoso e ad un riconoscimento salariale adeguato, le proposte dello Snebi vanno nella direzione opposta ed anzi si manifestano poco rispettose dei dipendenti che, quotidianamente, mettono in sicurezza il Paese e garantiscono la distribuzione di un bene primario come l’acqua.”
Oltretutto, prosegue La Fortuna “in molti Consorzi gli stipendi non vengono corrisposti da mesi e nonostante ciò i lavoratori operano diligentemente, affinché tutte le attività vengano svolte senza alcun disservizio per gli utenti e per i cittadini.”
La Fai invita “lo Snebi a rivalutare le proprie posizioni ed a riprendere un confronto negoziale in grado di dare giuste risposte a questo importante settore.”
Frattanto, oltre alle difficoltà del rinnovo contrattuale, la Fai Cisl considera “preoccupanti le situazioni di difficoltà in cui si dibattono i Consorzi di Bonifica a partire da quelli Commissariati, non essendo ancora chiaro l’iter legislativo regionale di riforma degli stessi – aggiunge La Fortuna – e ciò si riverbera pesantemente sui minori livelli occupazionali, nella mancanza di risorse a causa del blocco delle anticipazioni regionali e nel dilazionamento del pagamento del tributo 630 che, di fatto, si rivelerebbe in grado di garantire i servizi di bonifica e la regolare corresponsione delle retribuzioni.”
I processi di riforma dei Consorzi hanno escluso il coinvolgimento delle OO.SS. conclude il Segretario “ed anche queste cause hanno determinato le nostre forti preoccupazioni ma anche la decisione di portare avanti la protesta e la lotta, insieme con i lavoratori interessati.”