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«In relazione al provvedimento di sospensione di sette direttori di musei nazionali emanato dal MiBact nei giorni scorsi, a seguito di una sentenza del Tar Lazio, i membri del Comitato scientifico e la componente tecnico scientifica del CdA del Museo Archeologico di Taranto desiderano esprimere alla direttrice, dott.ssa Eva Degl’Innocenti, la più sentita solidarietà.» E’ quanto riportato in una nota a firma di Grazia Semeraro, Gert Jan Burgers e Vito Labarile per il Comitato scientifico e di Danilo Leone e Silvia De Vitis per il CdA.

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«Astenendosi dall’entrare nel merito delle argomentazioni giuridiche che hanno portato ad un tale esito – prosegue la nota, i sottoscritti intendono manifestare la propria preoccupazione per la situazione di instabilità creatasi nella governance del museo di Taranto, in un momento segnato dalla necessità di portare a compimento la programmazione scientifico-culturale da poco varata e di far fronte a numerose scadenze amministrative. Pur operando in una situazione fortemente contrassegnata da numerose criticità, la direttrice Degl’Innocenti è riuscita, finora, a conseguire risultati di grande rilevanza per la promozione del Marta di Taranto, dando piena attuazione alle istanze di rilancio insite nella scelta ministeriale di inserirlo tra i venti grandi musei nazionali dotati di autonomia.

Nel contesto specifico della città di Taranto, è di particolare importanza l’operazione di coinvolgimento della comunità cittadina promossa dalla dott.ssa Degl’Innocenti, attraverso l’impegno profuso nelle numerose iniziative volte a rafforzare il legame fra la città e la sua più importante istituzione culturale.

I sottoscritti – conclude la nota – esprimono l’auspicio che si giunga, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione in grado di contenere gli effetti destabilizzanti, anche sotto il profilo umano, della procedura di sospensione dall’incarico

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