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Ogni 21 settembre le Nazioni Unite invitano ad osservare la Giornata internazionale della pace (Risoluzione A/RES/55/282). Quest’anno la ricorrenza è dedicata al 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani, adottata il 10 dicembre 1948. Il documento riconosce i diritti inalienabili dell’uomo. Come recita l’art. 3: “Ognuno ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona”.

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Non vi è però nel testo della Dichiarazione un articolo che specificamente si riferisca al diritto alla pace. Per questa ragione, la comunità internazionale è chiamata quest’anno a riflettere sul significato della pace quale diritto umano, prendendo parte a una campagna di sensibilizzazione. La domanda che viene posta è “Che cosa significa per te il diritto alla pace?” Le persone sono invitate a rispondere a questa domanda usando gli hashtag #peaceday e #standup4humanrights.

Fin dalla sua istituzione nel 1981 (Risoluzione A/RES/36/67), la Giornata internazionale ha contribuito alla promozione di un ideale di pace fondato sul rispetto dei diritti umani. Nel 2001 l’Assemblea Generale, oltre a rivedere la data dell’evento, ha decretato all’unanimità che durante la giornata cessino le ostilità e le violenze. Come ha ribadito il Segretario Generale António Guterres lo scorso giugno, cento giorni prima dell’evento, per ottenere una pace duratura bisogna scendere in campo per i diritti umani. Sempre in quest’occasione, il Segretario Generale ha ribadito l’importanza degli sforzi per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, che costituiscono uno dei più recenti contributi al perseguimento della pace globale. In particolare, l’obiettivo 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti” richiama il nesso inscindibile che sussiste tra l’accesso alla giustizia, la creazioni di istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive e la costruzione della pace. Una società pacifica è quella che sa garantire giustizia e uguaglianza per tutti. La pace consente di creare società sostenibili e le società sostenibili contribuiscono a promuovere la pace.

Come consuetudine, nella giornata del 21 settembre il Segretario Generale aprirà le celebrazioni presso la sede ONU di New York suonando la Campana della pace e osservando un minuto di silenzio. “È tempo che tutte le nazioni e tutte le persone rispettino le parole della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che riconosce la dignità intrinseca e i diritti uguali e inalienabili di tutti gli esseri umani”, ha detto António Guterres.

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FonteOnu Italia