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Santa Barbara (Nicomedia, 273 – 306 circa) è venerata come santa e martire dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Benché non vi siano dati certi sulla sua vita, la sua figura è divenuta leggendaria grazie alla Legenda Aurea e il suo culto molto popolare per il fatto di essere considerata protettrice contro i fulmini e le morti improvvise e violente.

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La santa a Grottaglie

A Grottaglie in un’antica cripta scoperta alcuni anni fa si conserva un prezioso affresco di Santa Barbara, con San Nicola ed il Cristo benedicente (nel video sopra alcune immagini).

La cripta sotterranea è incastonata nel cuore dell’antica gravina di San Giorgio, nel cuore del quartiere delle ceramiche di Grottaglie, in un ambiente sotterraneo un tempo adibito a chiesa rupestre, scavato nella roccia viva e ritrovato quasi casualmente qualche anno fa.

La tradizione del martirio

Esistono diverse tradizioni sul luogo del martirio e della deposizione del corpo.

Una di queste riferisce che il martirio avvenisse a Scandriglia e il corpo sia stato poi trasferito a Rieti nel X secolo per metterlo in salvo dalle scorrerie saracene: qui divenne patrona della città e le fu dedicata la cappella più ricca della Cattedrale.

Un’altra vuole il martirio avvenuto in Egitto e le reliquie trasferite a Costantinopoli, da dove i veneziani, alla fine del X secolo, le avrebbero portate a Venezia, e di lì a Torcello e poi a Murano. Oggi i resti della Santa riposano nella Cappella omonima a Burano.

La devozione delle chiese cattolica e ortodossa

Santa Barbara viene festeggiata dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa il 4 dicembre (giorno in cui la Chiesa universale la ricordava prima che venisse cancellata dal calendario liturgico), data del suo martirio.

È invocata contro la morte improvvisa per fuoco, perciò gli esplosivi ed i luoghi dove vengono conservati sono spesso chiamati “santabarbara” in suo onore.

Protegge dal fuoco e dalle esplosioni

Santa Barbara è la patrona dei minatori, degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, degli armaioli e più in generale, di chiunque rischi di morire di morte violenta e improvvisa.

Molto invocata dai militari, è anche la protettrice della Marina Militare Italiana, dei Vigili del fuoco, delle armi di Artiglieria e Genio. È anche la protettrice dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli stradini, dei cantonieri, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze.

Nel culto popolare è uso rivolgersi a Santa Barbara recitando la seguente preghiera: “Santa Barbara Benedetta, liberaci dal tuono e dalla saetta“.

Come patrona delle attività principali del gruppo ENI le è stata dedicata la grande nuova chiesa costruita a Metanopoli, quartier generale del gruppo, per decisione di Enrico Mattei.

Alla santa è dedicata la caserma ‘Santa Barbara’ dell’esercito italiano, situata ad Anzio e attualmente sede della Brigata RISTA – EW. La Caserma della scuola di artiglieria contraerei di Sabaudia (LT), La Caserma sede dell’Artiglieria a Cavallo (Voloire) sita a Milano. Come protettrice dei Marinai della Marina Militare, un’immagine della Santa viene sempre posta nei depositi munizioni delle Unità Navali e delle caserme.

Il 4 dicembre a bordo delle Unità Navali della Marina Militare, secondo la tradizione, si dona un fascio di rose rosse al 1º Direttore del Tiro di bordo. È tra le Sante più venerate al mondo, specie in sud America, Asia, Europa e Stati Uniti.

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