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“Ennesimo riconoscimento – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Grottaglie, Maria Pia Ettorre – attribuito al versatile ed eclettico Carlos Solito: interprete geniale della luce mediterranea, declina con passione e competenza tecnica la ruvida bellezza dei paesaggi meridionali e l’incantevole solarità della nostra terra. Sicuramente gli siamo grati, perché il successo ottenuto con i suoi lavori lo rende autorevole ambasciatore della Città di Grottaglie nel mondo”.

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Mentre è in corso la tournée di presentazione del suo ultimo cortometraggio Il fiume giovane, Carlos Solito torna a Milano, la città che lo ha tenuto a battesimo nella sua professione di fotoreporter e giornalista un quindicennio fa. Torna in occasione della quarta edizione dell’Olio Officina Food Festival per presentare le sue ultime produzioni video e ritirare il premio Cultura dell’Olio 2015 come narratore del Mediterraneo (ovvero il must dell’areale dell’ulivo) per la cultura delle immagini.

In una partecipata cerimonia di consegna dei premi, alla presenza dell’Ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub, il 37enne pugliese (nativo di Grottaglie, Taranto) ritira il premio con la seguente motivazione di Luigi Caricato (scrittore e giornalista) direttore e ideatore del festival: “Abbiamo scelto tra coloro che hanno testimoniato, con la propria vita e il proprio lavoro, un modo di essere e di agire alternativo ai consueti cliché tanto celebrati da una contemporaneità che si nutre spesso solo di falsi miti. Carlos Soltio attraverso la propria personale esperienza riveste un ruolo di primo piano, rappresentando in molti casi un solido punto di riferimento per il suo ambito professionale. Autore di foto e video, ma anche di testi, ha abbracciato differenti moduli espressivi pur di consentire a un pubblico più vasto di avvicinarsi ai valori della terra e della ruralità, consentendo loro di coltivare la sfera emotiva quanto quella intellettuale. Le immagini, sempre eloquenti e suggestive, diventano con lui narrazione e pensiero mediterraneo.”

Lo stesso film Il fiume giovane, lo spot pubblicitario La luce Il vento La tradizione realizzato per il colosso pugliese Casillo e presentato in anteprima mondiale a New York, i racconti pubblicati sul blog Tachicardia di Vanity Fair, i reportage dedicati ai luoghi del Mare Nostrum sulle pagine nazionali de La Repubblica e Il Messaggero, sono solo alcuni dei lavori firmati dallo scrittore, fotografo e regista pugliese che gli hanno valso l’assegnazione di questo riconoscimento.

Tra gli interpreti del Mediterraneo, a ogni sua latitudine, Carlos Solito, ha al suo attivo, diversi videoclip musicali per cantanti italiani, mostre fotografiche itineranti, un docufilm sull’Ilva di Taranto prodotto dal magazine Rolling Stone, la pubblicazione di libri: tra gli ultimi ha illustrato con le sue foto l’uliveto Italia per il nuovissimo libro di Luigi Caricato, Atlante degli oli italiani edito dalla prestigiosa casa editrice Mondadori firmando anche la copertina.

Prossimamente, ci anticipa, sarà in libreria con una nuova raccolta di racconti per un noto editore, con un volume fotografico totalmente dedicato alla Puglia e, ancora, sarà alle prese con un nuovo cortometraggio ambientato sulla Murgia barese e brindisina scritto insieme all’inseparabile Valentina Strada (pure lei di Grottaglie), già premio Mattador nel 2011 al Festival del Cinema di Venezia e finalista al Solinas.

A giorni, invece, a Napoli, con il patrocinio della Fondazione Film Commision Regione Campania, ci sarà l’ultima tappa della tournée de Il fiume giovane interpretato, tra gli altri, da un toccante Mario Donatone già consacrato al cinema da Visconti, Monicelli e Francis Ford Coppola ne Il padrino – Parte 3. L’incontro con l’Ente Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, di qualche anno fa, in pieno Appennino campano, in provincia di Salerno, a Oliveto Citra, ha siglato lo scorso anno la nascita di questo progetto filmico prodotto in collaborazione con il Giffoni Film Festival e la pugliese Oz Film di Francesco Lopez. Il cinema, la fotografia, il giornalismo, la letteratura, la cultura e lo sviluppo del Meridione da sempre sono il liet motiv del Sele d’Oro che da trent’anni (compiuti proprio lo scorso settembre) fa dei temi del meridionalismo il dibattito, il confronto, la ricerca, la promozione dei territori attraverso il linguaggio delle arti. “Noto per le sue transumanze creative in ogni posto del mondo”, dice Carmine Pignata (fondatore del Sele d’Oro), “abbiamo chiesto a Carlos di raccontare il nostro territorio con il lirismo della cinepresa attraverso un cortometraggio. Lui conosce la valle del Sele, l’ha fotografata e descritta diverse volte e volevamo una sua personale interpretazione in chiave video”. È nato così Il fiume giovane: “Un viaggio”, continua Pignata, “che ha condotto nei nostri borghi, nelle nostre case, la magia del cinema, il fascino del set. Scoprire miei piccoli concittadini attori è stato una vera e propria scoperta che inorgoglisce tutta la nostra comunità”.
Girato tra le province di Salerno e Avellino, il film ha visto da subito l’interesse di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival, che ha virgolettato quanto “ai territori dell’entroterra campano il cinema faccia bene perché accende dei riflettori sull’unicità dei luoghi e di chi li popola. Il fiume giovane di Carlos Solito è un bel cortometraggio che bene interpreta la magia umana e naturale delle montagne che fanno da cornice anche a Giffoni”. Il direttore Maurizio Gemma, da anni impegnato nella promozione di tutto il territorio regionale annuncia: “Opere come questa, forte del valore narrativo di Carlos Solito, hanno come utilità quella di far sdoganare l’industria del cinema fuori dalle solite location ponendo un attenzione sui temi del paesaggio, della tutela dell’ambiente e delle comunità locali”.

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