“Occorre rivedere il Piano Ospedaliero, è necessario  riconoscere il San Marco quale Presidio di Base o, in subordine, di II Livello!”. Appare sempre più determinato il primo cittadino, Ciro Alabrese, all’indomani dell’Audizione in Terza Commissione, che gli ha permesso di illustrare, in maniera documentata, le motivazioni che lo inducono a tentare ogni azione per salvare l’ospedale di Grottaglie.

Tra i punti su cui Alabrese ha focalizzato l’attenzione, alla presenza, tra gli altri, del Presidente Pino Romano e del consigliere regionale Donato Pentassuglia, il fatto, per esempio, che il Nosocomio Grottagliese sia destinato, secondo la proposta del Piano, ad essere Struttura Riabilitativa con 40 posti letto, non tenendo però conto della sua attività, assolutamente essenziale ed indispensabile per una realtà di 100mila abitanti ed oltretutto necessaria come  supporto all’Ospedale SS. Annunziata e al Moscati, indicati come strutture di II livello, considerate anche le funzioni di Pronto Soccorso e Punto Nascite.

“Un piano – ribadisce Alabrese –  che registrerebbe una mancata risposta alle legittime aspettative di questo territorio, sia in termini di posti letto, di personale e di ogni altra risorsa necessaria. Non si aggiungono infatti posti letto e servizi, ma si tagliano, rendendo ancor maggiormente inadeguata la risposta del servizio sanitario pubblico alla domanda di salute dell’utenza. Per non parlare del mancato rispetto degli obblighi di legge (Legge di Stabilità 2016)in termini di efficienza economica, qualità e sicurezza!

La carenza di posti letto per acuti e postacuti, di lungodegenze e di reparti e servizi essenziali, oltre che impoverire il bacino di utenza dell’Ospedale San Marco, non consentirebbe allo stesso SS: Annunziata di svolgere il ruolo di 2° livello. Non v’è dubbio infatti che con tali carenze spiega Alabrese  non si potranno garantire i LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, né tanto meno un percorso assistenziale adeguato e completo, finalizzato a gestire al meglio le dimissioni ordinarie e quelle protette, così da rendere disponibili posti letto per acuti e per emergenze varie, sempre nell’ottica di rientrare negli standard per durata di degenze e costi. Basti fare l’esempio concreto prosegue relativo alla lungodegenza, per la quale sono previsti solo 24 posti letto, 12 a Manduria e 12 a Martina, un numero già palesemente insufficiente a coprire il fabbisogno dei relativi territori e che lascia totalmente scoperta l’area di Grottaglie, Castellaneta e dello stesso SS: Annunziata, realtà che insieme contano un bacino d’utenza  di 400.000 abitanti!

Viene facile comprendere che la diretta ed inevitabile conseguenza di questo quadro organizzativo, porterebbe presto ad un sovraffollamento ed un allungamento dei tempi di degenza nei reparti per acuti, pronta ad incidere negativamente sul rispetto degli standard (7gg.) e un rifiuto di pazienti che tornerebbero a casa, in attesa di ricoveri in RSA o RSSA, che, lo ricordiamo, prevedono un contributo spese a carico del cittadino nella misura del 50%. Quando si trova posto, ovviamente. Ci ritroveremmo, in buona sostanza, dinanzi ad un quadro sociale che, in termini di assistenza sanitaria, agevola solo chi ne ha la possibilità economica, contravvenendo, oltretutto, anche al diritto alla salute per tutti, principio sancito dalla nostra Costituzione.”

Un Piano che, secondo il primo cittadino, non tiene quindi debitamente conto del Decreto Ministeriale n°70 del 2015 e del Patto di Stabilità, ma che al contrario, mette di fatto da parte le reali e concrete esigenze del bacino d’utenza.

Secondo infatti la copiosa documentazione prodotta dal Sindaco Alabrese, senza la presenza attiva del Nosocomio Grottagliese, non ci sarebbero i numeri affinché l’attuale  S.S. Annunziata sia qualificato come Ospedale di II Livello, anche per ciò che riguarda il bacino d’utenza, considerato il numero di 866 posti letto, esattamente 200 in meno rispetto al vecchio Piano e  400  in meno rispetto al Decreto, un gap che potrà essere ridotto solo dopo la futura costruzione del nuovo Ospedale di Taranto.

“E nell’attesa? Come si intende rispondere alle esigenze sanitarie di questa parte di territorio? Si ravvisa quindi una incongruità nelle scelte incalza il Sindaco di Grottaglie per non parlare del fatto che, secondo i dati relativi al rapporto costi/ricavi, il San Marco risulterebbe particolarmente virtuoso, perché produttivo ed economico. Alla luce quindi degli elementi sopracitati e degli altri prodotti nella competente Sede- conclude il primo cittadino – ribadisco la necessità di revisione del Piano in questione, con relativo e conseguente riconoscimento del San Marco come Ospedale di Base rinforzato,  e in subordine, di permanenza nel II Livello, a supporto del SS.Annunziata,  con  l’aggiunta di posti letto di riabilitazione e servizi annessi.

Uno stralcio, questo, del Documento contenente osservazioni varie sul Piano di Riordino Ospedaliero, che il Sindaco Ciro Alabrese ha provveduto a trasmettere nelle ultime ore, all’att.ne del Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, del Sottosegretario alla Salute, On. Vito De Filippo, del Dir.Gen. Programm.ne Sanitaria, Renato Alberto Mario Botti, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del Presidente Giuseppe Romano e dei Componenti della Terza Commissione della Regione Puglia, del Dir. Gen. Asl Ta, Stefano Rossi, del Dir. Sanitario Asl Ta, Maria Leone.

Ecco il documento integrale (clicca per lo zoom):