violenza sulle donne
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Quasi quotidianamente la cronaca propone notizie che riguardano atti di violenza compiuti contro donne che tentano di sottrarsi a comportamenti violenti, agiti dai loro partner.

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A volte la violenza è solo psicologica, altre volte si concretizza attraverso il controllo delle risorse economiche, altre volte ancora – purtroppo – la violenza diventa fisica, con percosse, lesioni più o meno gravi, sino alle estreme conseguenze dell’omicidio.

Questi atti toccano le coscienze, scuotono gli animi e – come prevedibile – innescano reazioni non sempre pacate, che invocano giustizia sommaria, linciaggi ed altri atti che per fortuna la giustizia non contempla tra le pene da comminare.

Prevenire è meglio che reprimere

Sempre troppo poche sono le voci di coloro che si interrogano su come prevenire questi atti di violenza, come intervenire al meglio una volta che emergano le prime avvisaglie di comportamenti violenti, come far sì che ai soggetti maltrattanti possa essere prospettato un percorso di crescita personale che li aiuti ad uscire da una spirale di violenza che li vede carnefici ed al tempo stesso vittime.

Scuole, istituzioni ed enti del terzo settore possono e devono essere in prima linea, ciascuno per le proprie competenze, nel promuovere iniziative virtuose che guardino aldilà dell’emozione del momento e possano aiutare a costruire una società più giusta e sicura per tutti.

L’associazione grottagliese IncluDream, attiva nella scrittura e gestione di progetti ad alto impatto sociale, ha visto coronato il suo progetto H.O.P.E. – Helping Offenders Progress and Evolve, che è è stato selezionato tra i vincitori del bando nazionale “NORA against GBV”, promosso da “Fondazione Realizza il Cambiamento” e ActionAid International Italia E.T.S., con il co-finanziamento dell’Unione Europea.

Un percorso innovativo di consapevolezza, rieducazione e trasformazione

Il progetto, promosso dal Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, in partenariato con IncluDream, Maker Camp A.P.S. e UEPE Avellino, si propone di prevenire la recidiva nella violenza di genere attraverso un percorso innovativo di consapevolezza, rieducazione e trasformazione dei modelli relazionali violenti.

Attivo in Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia, H.O.P.E. integra formazione psicosociale, strumenti interattivi e metodologie esperienziali, con il fine di dare vita ad una iniziativa concreta che si inserisce nella lotta contro la violenza sulle donne da un punto di vista innovativo: agire sul recupero degli uomini autori di violenza e sui giovani, per promuovere un cambiamento reale e duraturo.

Il percorso prevede la co-creazione di un libro interattivo gamificato con i partecipanti, un training specifico per gli operatori penitenziari e una escape room tematica, pensata per applicare in modo immersivo quanto appreso durante il programma e soprattutto attività di sensibilizzazione rivolta ai giovani.

Agire sul presente per costruire il futuro

Come ben chiarisce il nome del progetto, assicurare la sicurezza e la incolumità delle vittime di violenza è solo uno degli aspetti su cui intervenire; altrettanto importante è mettere in campo anche gli strumenti che permettano di aiutare i soggetti maltrattanti a liberarsi da convinzioni stereotipate che sono spesso alla base dei loro comportamenti violenti.

Tutti i casi di violenza sono da condannare senza esitazioni, nessuno può trovare giustificazione o attenuante e tutti dobbiamo essere consapevoli che la follia di un attimo può segnare per sempre la vita di molti. Per questo è importante che queste iniziative trovino il supporto di enti e istituzioni, così come è importante che vengano predisposti sul territorio punti di ascolto e accoglienza in grado di assistere le vittime di violenza.

A livello nazionale è attivo il numero telefonico 1522 ed è sempre più diffusa la conoscenza di un semplice gesto della mano che può aiutare a comunicare ad altri la propria condizione di pericolo.

A Grottaglie inoltre, è attivo anche lo sportello di ascolto istituito presso la casa municipale e gestito dalla associazione Alzaia – attiva in tutta la provincia ionica – a cui si possono rivolgere per chiedere supporto chiunque sia vittima o testimone di situazioni di violenza agita in famiglia o in altri ambiti.

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