ILVA Taranto
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«Gli accordi alla conferenza di Parigi sul clima sono stati definiti storici e ambiziosi, io vorrei soltanto ricordare che la dipendenza dai combustili fossili nel sistema energetico mondiale ha prodotto l’84% dell’emissione di gas serra, perciò se davvero si vuole salvare il pianeta si dovrebbero innanzitutto abolire i sussidi economici alle fonti fossili che drogano il mercato energetico e che impediscono la vera transizione verso le fonti rinnovabili». Lo ha affermato il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini intervenendo a Strasburgo durante l’ultima seduta plenaria del 2015 del Parlamento europeo.

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Rivolgendosi al commissario europeo per il clima e l’energia Canete, che era presente in aula, Pedicini ha sottolineato che «in Europa nel 2015 sono stati elargiti più di trecentotrenta miliardi di euro di sussidi per petrolio, gas e carbone e nel mondo è stata raggiunta l’astronomica cifra di cinquemila trecento miliardi di euro, cioè più di quanto viene speso in tutto il mondo in un anno nel settore sanitario. Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Stati Uniti e Italia sovvenzionano a spese dei cittadini, 80 miliardi di dollari ogni anno mentre il loro impegno per le politiche verdi e compatibili ammontano solo a due miliardi di dollari all’anno.

Perciò commissario Canete, – ha concluso Pedicini, durante il suo intervento a Strasburgo – il regalo che quest’anno ci doveva fare l’Unione europea a Natale era quello di abolire, o almeno ridurre, i sussidi economici alle fonti fossili, ma mi rendo conto che la storia di Babbo Natale è soltanto una favola e i problemi dell’inquinamento e dello smog invece sono drammaticamente reali e pericolosi per tutto il pianeta».

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