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«Bisogna rivedere con urgenza i tempi di accesso e i criteri che regolamentano il bando per l’attivazione dell’Operazione 4.1.A. “Sostegno per gli investimenti materiali ed immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole singole ed associate” del Programma di Sviluppo Rurale (PSR)2014/2020 della Regione Puglia.» Lo dichiara Renato Perrini, consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti.

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«La misura – ricorda Perrini – punta a potenziare l’innovazione tecnologica, riconvertire e diversificare le produzioni agricole regionali, migliorare la sostenibilità ambientale, ridurre l’approvvigionamento energetico da fonti fossili, realizzare interventi mirati al risparmio idrico.
Purtroppo però nell’avviso pubblico si riscontra una erronea perimentazione e classificazione del territorio rurale regionale, problema che già si era presentato in passato. Gli indicatori statistici, infatti, in fase di redazione dello strumento operativo, non sono stati aggiornati né contestualizzati alla realtà agricola della provincia jonica. Tale erronea classificazione appare ancora più evidente se si considera l’evidente discrasia con altri territori della Regione Puglia.

Queste difformità – afferma il consigliere regionale dei CoR, penalizzano fortemente le imprese agricole del tarantino con evidenti conseguenze sull’ economia locale. Per queste ragioni ho deciso la scorsa settimana di presentare, insieme ai colleghi del Gruppo consigliare Conservatori e Riformisti, un’interrogazione urgente rivolta all’assessore all’Agricoltura e all’Autorità di gestione del PSR PUGLIA, nella quale chiedo di rivedere, in tempi brevi, i criteri di accesso al bando da parte delle imprese agricole, o di prevedere alcune specifiche correzioni per il territorio rurale tarantino.

Ho chiesto inoltre – conclude Perrini, visto il periodo di ferie estive, di prorogare i termini del bando, per garantire la massima partecipazione

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