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Il progetto di legge sul settore ittico è finalmente approdato in Aula a Montecitorio. Presto consegneremo al comparto della pesca e dell’acquacoltura nuove norme semplificate e quelle misure per la tutela del reddito, la competitività e l’innovazione che il settore chiede da anni.” Così il deputato Gianpaolo Cassese, intervenuto oggi in Discussione Generale, commenta l’avvio in Aula dell’esame sul testo unificato delle proposte di legge che disciplinerà il settore della pesca e dell’acquacoltura attraverso deleghe al Governo e specifiche misure di politica sociale.

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In Puglia 1500 imbarcazioni e 5000 addetti

“In Commissione Agricoltura – evidenzia il parlamentare pentastellato, grazie allo sforzo unitario compiuto, siamo arrivati all’approvazione di un testo ampiamente condiviso che mette in campo interventi concreti per promuovere lo sviluppo delle imprese ittiche nazionali e ridare slancio e competitività alla pesca. Stiamo parlando di un settore strategico non solo per il nostro Paese, ma per la Puglia dove conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura ed un valore economico pari all’1% del PIL regionale, che raggiunge il 3,5% se si considera l’intero indotto.

Purtroppo questo importante comparto vive da molti anni una grave crisi, che si è ulteriormente aggravata a causa dell’emergenza Covid che ha provocato danni da 150 milioni di euro, secondo le stime di Coldiretti risalenti all’estate. Voglio ricordare inoltre che in Puglia abbiamo perso circa 1/3 delle imprese della flotta e 18.000 posti di lavoro. Questo Parlamento intende invertire completamente tale curva discendente e fornire tutti gli strumenti utili al settore per rilanciarsi.”

Rivista la quota di tonno rosso assegnata all’Italia

“Sono molto soddisfatto – prosegue Cassese – che il testo unico in esame contenga le mie proposte emendative, accolte in Commissione, tra cui di particolare importanza e tra le più attese dal comparto quella contenuta nell’articolo 19, che introduce dei criteri per il riparto dell’incremento annuale della quota di tonno rosso assegnata all’Italia, come a tutti gli stati membri interessati, dalle istituzioni europee. Si tratta di una misura che offrirà nuove opportunità ai tanti pescatori sprovvisti di titolarità di quote individuali, salvaguardando la storicità e la valorizzazione della stessa per i singoli impianti e per le imbarcazioni titolari già di quote.

È infatti prevista una primalità, consistente nella attribuzione di un quantitativo di quota, da determinarsi ad opera del MIPAAF, anno dopo anno, per azioni finalizzate a creare una filiera tutta italiana del tonno rosso” spiega il deputato.

Ai consumatori informazione completa sui prodotti

“Grazie ad un’altra mia proposta presente nel testo all’ Articolo 13 – conclude Cassese – , gli esercenti hotel, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar e simili avranno la possibilità di fornire al consumatore una informazione completa e trasparente sui prodotti della pesca e dell’acquacoltura distribuiti e somministrati, in base a quanto previsto dal Regolamento (UE). Si tratta di misure di trasparenza per i prodotti ittici fino ad oggi inesistenti nel complesso settore dell’HORECA.

Queste misure, come tutte le altre contenute nel provvedimento possiamo considerarle un volano anche per l’occupazione, soprattutto se inserite in una visione di filiera. Sicuramente esse daranno più forza al comparto della pesca e dell’acquacoltura per superare le difficoltà ed affrontare, con nuovi strumenti, le sfide che ha di fronte.”

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