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 “Il Governo regionale considera il Piano di riordino ospedaliero una delibera perennemente aperta e suscettibile di modifiche. E’ un atto di pianificazione strategica, e come tale non è un piano fisso, bensì viene adeguato man mano che si modifica lo scenario. Noi oggi abbiamo concordato che il teatro della modificazione del piano di riordino sia la commissione sanità, cioè l’organo tecnico della sovranità popolare, del Consiglio. Avere la possibilità di modificare la pianificazione strategica dentro la commissione consiliare della sanità, significa avere democrazia e pluralità di scelte che sono una cosa diversa che scegliere da soli nella stanza del Presidente della Regione”.

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Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano questa mattina in terza commissione consiliare, insieme con il direttore del Dipartimento Salute Giovanni Gorgoni, per il confronto con i consiglieri sulle proposte emendative al Piano di riordino ospedaliero presentate in commissione e raccolte dagli stessi consiglieri nel lungo lavoro di audizioni con importanti pezzi della società pugliese, svolte in queste settimane dalla stessa commissione consiliare.

“Di fronte a sollecitazioni che tendono costruire il bene comune e non a soddisfare esigenze specifiche – ha ribadito Emiliano – la giunta è disponibile a correggere le delibere che riguardano il piano di riordino sanitario (ma anche altri atti rilevanti) così come fanno anche diverse regioni. Siamo disponibili ad alimentare questo meccanismo di osmosi continua tra l’esecutivo e la commissione purchè le questioni vengano affrontate insieme, purchè su di voi si trasferisca anche il peso di alcune scelte”.

 “E se la commissione – ha continuato il Presidente – ha desiderio di conoscere l’evoluzione del piano per adeguarlo in maniera realistica, e anche con un minimo di ambizione di operare un cambiamento, il governo ci sta. Ritiene che questo metodo sia assolutamente positivo. Il governo si impegna, a prescindere dalle questioni formali, a considerare questa interlocuzione permanente, centrale nella eventuale modifica di queste delibere. Questo è un punto fondamentale. Noi non consideriamo mai chiusa la pianificazione sanitaria”.

Emiliano ha poi sottolineato come l’indirizzo della Giunta, ribadito più volte, sia quello di investire prioritariamente le risorse del territorio su quei luoghi che subiscono le conversioni “perché ci vogliamo immedesimare in quei sindaci che subiscono delle privazioni”.

Il Presidente ha dato la disponibilità anche a discutere insieme per cercare di equilibrare i processi di esecuzione del piano di riordino, quindi le modalità e i tempi di attuazione.

Sul lungo lavoro di audizioni svolte dalla terza commissione, Emiliano ha sottolineato quanto questo sia stato “un lavoro di grandissimo pregio che costituisce per l’esecutivo una sorta di provvista di informazioni e di valutazioni che sono decisive in un meccanismo che nella sostanza è un pezzo di piano strategico della sanità pugliese, che come tutti i piani è in continuo divenire”

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