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«Il ricollocamento dei lavoratori della ex TCT con l’impegno del governo nazionale, che avrà inizio entro la fine del 2016, è senza alcun dubbio un buon risultato raggiunto, a salvaguardia dei posti di lavoro e di professionalità di alto livello, ma si tratta solo di un piccolo tassello del progetto di rilancio del porto di Taranto nel suo complesso.» lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

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«Salvati i posti di lavoro esistenti, è doveroso crearne altri, perché la risorsa rappresentata dall’infrastruttura portuale possa esprimere appieno le proprie potenzialità – aggiunge la parlamentare ionica.

Parallelamente al potenziamento dell’infrastruttura portuale, a partire dal terminal container, deve essere perseguito un secondo obiettivo, quello dell’utilizzo intensivo della banchina ex torpediniere da parte delle imbarcazioni turistiche. Si tratta di un mercato in espansione, che se adeguatamente sostenuto potrebbe portare a Taranto risorse importanti. Ma perché ciò accada bisogna fare sistema.

A distanza di 24 anni dal protocollo del 1992 – conclude l’On. Labriola – sembra che finalmente qualcosa stia cambiando. Porto e città sono un tutt’uno, il futuro dell’uno è indubbiamente legato a quello dell’altra.

Non si perda l’occasione di portare a termine il percorso di cambiamento intrapreso».

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