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«Nelle ore in cui Taranto piange l’operaio morto sul lavoro in seguito ad un incidente presso il secondo sporgente del porto, torniamo ad affrontare il nodo della cassa integrazione che riguarda 524 lavoratori. » Lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo del Gruppo Misto in commissione Lavoro.

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«Con un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro del Lavoro – prosegue la Labriola, ho chiesto all’esecutivo se ritenga di intervenire, e con quali tempistiche, accogliendo le richieste dei sindacati, fissando un incontro prima dell’11 maggio per concordare la proroga di altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria per gli operai in mobilità. I lavoratori attendono con grande apprensione la riapertura del molo container e l’avvio delle attività commerciali, momento di svolta per centinaia di famiglie e per l’economia cittadina.

Il porto di Taranto e i suoi lavoratori – afferma la parlamentare ionica – sono una risorsa fondamentale per tutta la collettività tarantina. La vocazione commerciale della nostra città si esplicita nell’infrastuttura portuale, realtà con caratteristiche tecniche uniche. Il terminal container è uno tra i più moderni nel Mediterraneo con una capacità di movimentazione di oltre 2 milioni di TEU l’anno.

E’ ora d’obbligo – conclude l’On. Labriola – trovare la sintesi tra la necessità di tutelare il capitale rappresentato dalla professionalità dei portuali ed un piano industriale che consenta al porto di imporsi definitivamente a livello internazionale».

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