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Dopo notevoli sforzi sia amministrativi, sia logistici, viene restituito ai cittadini un servizio di cui sono stati privati per un lungo periodo a causa di locali non adatti ad ospitare attività di studio e di lavoro.

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Dov’è la sede dell’Archivio Storico del Comune di Taranto

La sede dell’archivio storico dallo scorso 3 giugno è nei nuovi locali presso il CISI Puglia, in Via del Traturello Tarantino a Paolo VI.

Si sta valutando puntualmente l’invito della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata ad individuare in un breve periodo temporale una nuova sede definitiva che permetta la fruizione dell’archivio più agevolmente da parte dei cittadini.

Il commento dell’assessore al patrimonio Francesca Viggiano

“E’ nostra ferma intenzione – commenta l’assessore al patrimonio Francesca Viggiano –  incrementare ed invitare gli utenti a riutilizzare l’Archivio Storico per le loro ricerche di fonti storiche, ricordando loro che esso mette a disposizione evidenze attestate da documenti legati  non solo all’attività delle istituzioni ma anche a carte di particolare interesse storico donate da aziende. Infatti, oltre all’Archivio Storico comunale, si segnala la presenza dell’Archivio dell’Azienda “Belleli” e l’Archivio dell’Azienda Mar Piccolo. Doveroso ringraziamento al responsabile dell’archivio storico, Gianluigi Pignatelli, per il grande impegno di custodia e valorizzazione e alla direzione per l’inventariazione del patrimonio cartaceo”.

Orari di apertura

L’Archivio Storico osserverà il seguente orario:
– Lunedi-mercoledi-venerdi: dalle h. 8.15 alle 13.00
– Martedì e giovedì: pomeriggio previo appuntamento telefonicamente  da concordare al numero telefonico della Biblioteca Comunale 0994581174.

Per informazioni

Per qualsiasi comunicazione inerente l’Archivio Storico, dunque,  si potrà fare anche riferimento alla Biblioteca Civica “P. Acclavio” con cui l’Archivio condivide non solo lo stesso responsabile amministrativo, ma anche un legame di intenti, essere cioè non retoricamente custodi o conservatori della memoria storica, ma intreccio di cultura storica, cultura istituzionale, cultura civile e civica, avendo a cuore il desiderio di incidere, anche usando il passato, sul presente e sul futuro della città.

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