Taranto-AMIU-raccolta-rifiuti
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«La responsabilità di garantire decoro e pulizia all’intera città è chiaramente avvertita da Amiu Taranto. Si tratta di un’attività, però, che necessita di due cose: programmazione, considerato il coinvolgimento di risorse umane (limitate) e mezzi, e rispetto delle regole.» Lo ricorda la stessa Azienda Multiservizi e Igiene Urbana di taranto, che in un comunicato afferma: «La stessa responsabilità che, evidentemente, non è stata avvertita dagli organizzatori del terzo anniversario di “Ammazza che Piazza”, celebrato nelle aree del quartiere Salinella a ridosso della palestra Ricciardi.

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Pur plaudendo all’iniziativa, l’azienda ha dovuto far fronte con un intervento straordinario di pulizia agli effetti della mancata programmazione e del mancato rispetto delle regole che l’hanno segnata.

Dispiace svelare, infatti, che nessuno aveva chiesto per tempo all’Amiu di garantire servizi supplementari (spazzamento meccanico, posizionamento di contenitori carrellati per la differenziata, ecc.) per i due giorni della manifestazione. Cosa che in altre manifestazioni, come “L’Isola che Vogliamo”, è accaduta.

Come detto, – prosegue il comunicato dell’AMIU – l’azienda è comunque intervenuta con una spazzatrice, per ripulire i piazzali dai rifiuti abbandonati dalle migliaia di persone che hanno partecipato al concerto di ieri, e con un compattatore per svuotare i contenitori presenti, programmando un intervento analogo per il secondo giorno della manifestazione.

Questo sforzo, perché tale è stato, ha comportato l’investimento di risorse che sarebbero state utilizzate con maggiore razionalità in presenza di una preventiva concertazione: insomma, non avvisandoci gli organizzatori della manifestazione hanno creato un disservizio che pagherà l’intera comunità!

L’episodio di ieri – evidenzia il comunicato dell’AMIU – che fa il paio con l’allestimento abusivo del cosiddetto “mercatino delle pulci” nelle medesime aree, qualche giorno fa (anche in quel caso l’Amiu è intervenuta per ripulire i piazzali abbandonati in condizioni davvero indecorose), ci insegna ulteriormente che la responsabilità di una città più pulita è affare di tutti. E ci insegna, inoltre, che l’Amiu non può essere “utilizzata” per attività che non siano programmate e, soprattutto, ispirate al rispetto delle regole

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