foto Ciro Quaranta (Art Foto) - per La Foc'ra | Grottaglie InRete #siamoagrottaglie #lafocra
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Con il grande spettacolo pirotecnico di ieri sera Grottaglie ha salutato la due giorni di festeggiamenti dedicati al santo Patrono, anche se ufficialmente la conclusione della Grande Festa avverrà domenica prossima quando il simulacro sarà riportato nella Chiesa dei Paolotti.

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Già dallo scorso anno alcune novità hanno contraddistinto la nuova gestione del cosiddetto comitato dei festeggiamenti. Scelte nuove, condivisibili o meno, che hanno portato la città ad esprimersi.

Da diversi anni l’accensione della grande Focra si è caratterizzata con la diffusione audio di musiche e melodie. Come non ricordare alcuni anni fa il fuoco che ardeva con il sottofondo musicale di Enya, la famosa Caribbean Blue cantata dall’artista irlandese. E sempre da diversi anni l’accensione della grande Focra si è caratterizza con la presenza di un piccolo spettacolo pirotecnico. Una fantasia di colori che ogni anno assume contorni sempre più ampi. Le ultime due edizioni ci hanno regalato davvero uno spettacolo degno e all’altezza di quello della sera del 31.

La prima novità 2019 ha visto rappresentare la Focra immersa sotto un cielo colorato di fuochi d’artificio a ritmo di musica, precisamente a ritmo del Can-can, la tipica danza di origine francese che acquisì popolarità nell’ambito dei cabaret al tempo della Belle époque. Il compositore Jacques Offenbach scrisse famosi can-can per operette, il più celebre dei quali è quello del Galop infernal, nell’operetta Orfeo all’inferno del 1858.

Su questa scelta la città si è divisa: da un lato qualcuno ha quasi gridato allo scandalo, sottolinenando quanto l’accensione della Focra sia tradizionale e come la musica possa aver turbato l’aspetto religioso di questo evento, considerando che l’accensione del grande falò rappresenta simbolicamente il martirio del santo che prima di essere decapitato subì torture col fuoco. Su questa scelta qualcuno ha anche invocato la presa di posizione del parroco Don Eligio Grimaldi, padre spirituale e a capo dell’organizzazione che si occupa dei festeggiamenti.

Dall’altro invece altri cittadini hanno accolto positivamente la novità. Hanno apprezzato la musica e la scelta del brano, una scelta che hanno definito azzeccata e indicata per accompagnare la fantasia pirotecnica e la serata. Qualcuno ha parlato di una nuova linfa ad una festa che va sicuramente fatta secondo i canoni della tradizione ma che ha bisogno anche dell’ingresso di alcune novità.

Le altre novità riguardano i due concerti realizzati a ridosso dell’area antistante la Focra. Anche qui la città si è divisa: alcuni hanno apprezzato la volontà di dare più enfasi alla programmazione civile della festa per coinvolgere più gente e aprirla anche a nuovi aspetti, altri non hanno visto di buon occhio questa promiscuità. Anche qui in molti hanno espresso la propria opinione: favorevoli chi vuole novità, contrari chi dice che la festa deve essere tradizionale.

Ultima novità, anche se già lo scorso anno fu presente, l’installazione di un maxi schermo con la proiezione di spazi pubblicitari a ridosso della facciata della Chiesa Matrice. Su questa scelta qualcuno ha chiesto il commento del parroco Don Eligio Grimaldi che ha permesso questa installazione proprio a copertura del cappellone e con la proiezione delle pubblicità anche durante il passaggio del simulacro di San Ciro. Altri invece, di opinione opposta, hanno inteso come necessaria questa scelta, atta a garantire l’introito di risorse, come quelle derivanti dagli spazi pubblicitari, a sostentamento dell’intera festa. Particolare non di poco conto visto che tutta l’organizzazione si fonda sulle offerte dei fedeli, che siano esse donate da privati che da attività commerciali.

Altri cittadini hanno approfittato dell’avvento di queste novità per puntare il dito sui fuochi pirotecnici: in molti preferirebbero la scomparsa di questo evento che a Grottaglie è un autentico rito che viene da lontano. Il famoso vulite la banna o li fueche riecheggia ancora oggi. Anche qui però, dall’altra parte, vi è chi invece “soppesa” la buona riuscita della festa proprio dal trasporto che lo spettacolo della sera del 31 riesce a dare.

La fantasia di fuochi pirotecnici a ritmo di musica all’accensione della Focra, i due concerti di musica popolare e il maxi schermo posizionato a ridosso della facciata della Chiesa Matrice. Su queste tre novità le opinioni dei cittadini sono piovute davvero copiose.

Ecco… già questo è un buon risultato. Registrare un cosi alto numero di opinioni, espresse a voce o in forma scritta attraverso i social, è a nostro avviso un buon risultato. Ciò significa che la gente è legata alla Festa e invece di snobbarla, di viverla con indifferenza, esprime la propria visione.

Bisogna però ricordare che il gruppo che si occupa dell’organizzazione della festa è composto da persone che durante tutto l’anno pensano e lavorano per offrire quello che per loro è il meglio.

Per cui, qualunque sia il commento che si vuole fare, non deve mai prescindere da questo che è un dato certo e concreto.

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