Soccorso medico
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Dopo gli scambi di posizione in merito all’attuale situazione della sanità ionica e dell’emergenza sanitaria attraverso le pagine dei social media e degli organi di stampa locali, l’on. Ludovico Vico e il dr. Mario Balzanelli, direttore del sistema di emergenza territoriale 118 della provincia di Taranto nonché presidente nazionale del Società italiana sistema 118, questa mattina, sabato 6 gennaio 2018, si sono incontrati per un confronto diretto.

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Un incontro che ha portato non solo a chiarire le due posizioni, ma anche e soprattutto a trovare numerosi punti su cui fare leva per una riforma complessiva legislativa, a livello parlamentare, del sistema 118 nazionale, che vada nella direzione di un suo netto potenziamento rispetto alle politiche sanitarie degli ultimi 10 anni, definite da Balzanelli “estremamente ed irrazionalmente penalizzanti i cittadini, in primis, quindi gli operatori”.
In particolare, il dr. Mario Balzanelli ha fatto presente all’on. Vico le modalità di funzionamento del sistema 118 della provincia di Taranto, contestualizzandolo rispetto alle esigenze operative del territorio e alle complessità gestionali intrinseche derivanti, in presenza di una pianta organica medica notevolmente ridotta (mancano 31 medici su 75) dal concomitante impegno gestionale dei Punti di Primo Intervento. Il direttore del 118 si è soffermato sull’analisi dell’importanza strategica dei Punti di Primo Intervento a livello dei vari territori regionali, i quali , a suo parere, non solo esercitano una rilevante e strategica azione di filtro sulle acuzie minori, quanto rappresentano punti autentici di garanzia nelle varie aree comunali in cui insistono, particolarmente quando lontane dai presidi ospedalieri.

A tal proposito, il dr. Balzanelli auspica e raccomanda all’attenzione del parlamentare, la necessità secondo cui i Punti di Primo Intervento, a livello nazionale, non solo non vengano chiusi, come previsto da specifica direttiva del Ministero della Salute, quanto significativamente potenziati quali uniche unità operative territoriali in grado di garantire la gestione efficace di qualunque tipologia di acuzie ospedalizzando una percentuale bassissima dei pazienti visitati e trattati, che mediamente non supera il 4%.
Il dr. Balzanelli ha quindi presentato e motivato all’on. Vico come sia indispensabile, a livello ministeriale, ridefinire i paramentre complessivi di idoneità e di appropriatezza, strutturali e funzionali, dei dipartimenti di emergenza ospedalieri di secondo livello (DEA II), affinché il percorso intraospedaliero del paziente acuto e critico fluisca in contesto tempo dipendente, in modo ordinato e coordinato rispetto alle esigenze specifiche gestionali.

Non possiamo immaginare un sistema dell’emergenza – ha ribadito il direttore del 118 – a due velocità, con il 118 che corre con il cronometro in mano ed un sistema dipartimentale ospedaliero in cui, pur contando sulla indubbia valenza professionale di elevato livello degli operatori tutti, le cui tempistiche e articolazioni di percorso interni risentono, obiettivamente, di innaturali e plurali modalità di congestionamento operativo e gestionale”.

Innegabile l’indispensabile contributo del 118 e di tutti i suoi operatori infermieristici e medici, alla critica situazione sanitaria ionica – ha detto l’on. Vico – mai messa in discussione. Costruttivo il confronto vis a vis con il dr. Balzanelli, utile non solo a chiarire le rispettive posizioni, ma a consentire di ribadire da parte mia che le questioni poste riguardano il riordino ospedaliero e in questo caso la ingiustificata chiusura dei PS del Moscati (Statte) e del San Marco (Grottaglie) e la centralizzazione sul SS Annunziata di tutte quelle attività che con il Piano sono state chiuse, determinando l’implosione dell’intero Presidio ospedaliero centrale (Poc) che dovrebbe servire circa 300mila abitanti. Ribadisco che si pone la necessità di una revisione del Piano di riordino ospedaliero e che l’emergenza in corso sia gestita in stato di crisi”.

Condivido i suggerimenti sottopostimi dal dr. Balzanelli – ha concluso il deputato ionico – in ordine ad una visione più organica e di riforma legislativa urgente del sistema 118 nazionale, anche al fine di una coerente ricaduta sul piano regionale e provinciale”.

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