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Parte ufficialmente il nuovo progetto culturale “Sperimentare con la Storia”, un’innovativa ed originale programmazione laboratoriale di Archeologia Sperimentale al Parco Archeologico di Saturo, ideata e curata dal personale specializzato della Soc. Coop. Polisviluppo (Servizi per l’Archeologia).

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Una complessa opera di ricerca filologica e sperimentazione tecnica delle antiche arti che hanno segnato l’evoluzione dell’uomo dalla preistoria al periodo romano. Un’accurata riproduzione di tecniche e arti manuali, testimoniate da rinvenimenti archeologici che, nell’ultimo secolo, hanno permesso di ricostruire la storia evolutiva dell’uomo.
Cosa provava l’uomo di Neanderthal quando dava forma alle proprie emozioni dipingendo le buie pareti di una caverna? Quale lo stato d’animo di coloro che per primi scolpirono una Dea da venerare? Così come il senso di conquista che provò l’uomo antico quando iniziò ad assaporare i primi cibi cucinati o a realizzare manualmente la propria dimora. Perchè gli antichi greci realizzavano maschere ispirandosi a figure mostruose per ornare gli edifici? E quale arte raffinata i romani utilizzavano per la realizzazione di un mosaico? Quali emozioni prova un archeologo durante le campagne di scavo, nell’atto di riportare alla luce e studiare importanti testimonianze di antiche civiltà?

A queste e a tante altre domande si risponderà in una serie di appuntamenti domenicali al Parco Archeologico di Saturo, dove chiunque potrà cimentarsi in laboratori di archeologia sperimentale che vanno dalla preistoria all’età romana, riproducendo empiricamente reperti e strutture che potrebbero essere rinvenuti in un vero scavo archeologico o applicando le tecniche manuali utilizzate in millenni di storia.
Ciascun laboratorio sarà integrato da nozioni teoriche, in cui si spiegheranno tecniche e terminologia.

Primo Appuntamento DOMENICA 7 GIUGNO
“Dall’Arte Mobiliare del Paleolitico alla scoperta della Pietra Nuova”
Qualcosa di straordinario accomuna Willendorf in Austria e Parabita nel vicino Salento, così come la figura mariana emersa con il Cristianesimo riecheggia le antiche divinità quali Gea, Rea, Iside, Artemide, Cibele, espressioni cultuali di regioni e religioni diverse. La spiegazione risale a decadi di millenni prima di Cristo, quando gli uomini del Paleolitico plasmarono una figura femminile dalle forme accentuate, raffigurazione di una “Grande Madre” da venerare e quando l’essere umano passò dalla scheggiatura della pietra a strumenti litici sempre più raffinati, segnando l’avvento del Neolitico. La mente dell’uomo e le sue mani furono in grado di concepire e creare prodotti in ceramica sempre più pregevoli, utili alla vita quotidiana e utilizzati, in seguito, anche per rendere omaggio proprio a quelle stesse divinità “figlie” delle Veneri del Paleolitico.

Il primo laboratorio di “Sperimentare con la Storia” guiderà, dunque, i partecipanti in questo affascinante passaggio dal Paleolitico al Neolitico, con le seguenti realizzazioni:

• Riproduzione in argilla della Dea Madre, la Grande Madre archetipo di tutte le divinità femminili.
• Riproduzione in argilla dei vasi del Neolitico; riproduzione di forme ceramiche tipiche con le tecniche del colombino, della digitazione e a stampo, con decorazioni a incisione ed a impressione.

ORA E LUOGO: Ore 17:30 presso Parco Archeologico di Saturo (Marina di Leporano, Taranto)
COSTI: Euro 5,00 (adulti) – Euro 3,00 (ragazzi 9-13 anni accompagnati da adulto partecipante)
INFO e PRENOTAZIONI: Tel. 340.7641759
A cura della Società Cooperativa Polisviluppo, Servizi per l’Archeologia

Prossimo appuntamento:
Domenica 14 giugno: “Nella Casa dell’Uomo Preistorico”

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