olio
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«La disponibilità a sostenere l’economia tunisina non si può tradurre ancora in una misura che danneggia irreversibilmente la nostra agricoltura.» E’ il commento del senatore Dario Stefàno alla notizia del possibile nuovo ingresso in UE di 70 mila tonnellate di olio tunisino esente da tasse.

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«Purtroppo – avverte Stefàno – è quello che potrebbe accadere, se dovesse passare la proposta dell’Unione Europea di un incremento dell’olio dal Paese africano esente da dazio doganale. L’olivicoltura italiana si deve ancora riprendere dagli effetti negativi della riforma PAC 2013, dal 2014 che è stato un anno nero per il nostro olio e, soprattutto, sta combattendo una battaglia durissima contro il rapido avanzare della Xylella Fastidiosa nelle campagne di Puglia. La scelta dell’UE su olio tunisino, se dovesse confermarsi, avrebbe ricadute pesantissime sul comparto e darebbe il colpo di grazia al Made in Italy. La prospettiva di qualche aspettativa positiva per il 2015, in questo modo verrebbe pesantemente compromessa da una nuova decisione che, ancora una volta, viene mascherata da nobili intenzioni, ma senza una reale valutazione del suo impatto sul tessuto economico e sociale della nostra comunità.

Far arrivare una simile quantità di olio senza tasse doganali – conclude Stefàno – significa alimentare il circuito del sotto costo, inficiando i livelli di qualità e sicurezza adottati e previsti in Europa. Spero prevalga il buon senso».

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