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«L’emendamento presentato del Governo sembra segnare un timido passo in avanti, ma non fornisce un’adeguata soluzione alle questioni prodotte dallo Sblocca Italia». E’ il commento del Senatore Dario Stefàno alla notizia dell’emendamento del Governo alla legge di Stabilità con cui si vorrebbe ripristinare il limite delle 12 miglia per le perforazioni petrolifere in mare.

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«Nonostante nel testo venga previsto il ripristino delle dodici miglia come limite minimo per le trivellazioni in mare – afferma il senatore salentino, restano comunque alcune ombre. In primis, le autorizzazioni alle perforazioni già concesse, per esempio, non sono messe in discussione, così come viene sottratta, in maniera per così dire “ingiustificata”, la possibilità prevista per la conferenza Stato-Regioni di esprimere il proprio parere sulle attività di perforazione sulla terra ferma.
Sicuramente il pressing operato da tantissimi cittadini, movimenti, associazioni, dalle assemblee regionali e anche da noi nelle sedi Parlamentari è stato utile a smuovere qualcosa e non deve cessare ma non vorrei che questo emendamento sia solo uno stratagemma per evitare la sicura scure referendaria.

Questo cambio di rotta – conclude Stefàno – deve, piuttosto, rappresentare l’avvio di una fase di apertura e confronto con i territori sui temi che riguardano le politiche di sviluppo e quelle energetiche nella direzione della tutela e della salvaguardia di un grande patrimonio ambientale».

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