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«I cittadini ora hanno finalmente la possibilità di esprimere il loro parere rispetto a una scelta del Governo che noi abbiamo criticato fin dall’inizio. La partecipazione democratica che può offrire un referendum è lo strumento migliore per risolvere questo quadro di criticità tra le scelte operate a Roma e le esigenze reali dei vari territori». E’ il commento di Dario Stefàno, senatore e coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia, a seguito della consegna presso la Cassazione delle deliberazioni che chiedono un referendum abrogativo da parte dei 10 Consigli Regionali.

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«Lo Sblocca Italia – continua Stefàno – rischia di creare una prassi pericolosa secondo la quale si possono operare, d’ora in poi, scelte strategiche importanti, senza aver bisogno del parere delle Regioni, ovvero dei territori e delle comunità su cui si abbattono. Questa iniziativa da parte di 10 Consigli Regionali è un passaggio chiave perché serve a riaffermare un diritto: poter esprimere un giudizio sulle decisioni che impattano sulla vita dei cittadini e riguardano da vicino i territori.

Abbiamo abbondantemente superato – conclude Stefàno – la soglia minima, fissata a 5 assemblee regionali, prevista dalla nostra Costituzione per la richiesta di abrogazione e questo credo sia un dato affatto trascurabile, già sufficiente a ripartire un confronto e a far cambiare idea al Governo sulla scelta relativa alle trivellazioni nei nostri mari. Ma se così non fosse, una grande partecipazione democratica a questa iniziativa referendaria sarà sicuramente la soluzione migliore per rimediare alle ingiustizie prodotte dalle scelte superficiali della politica».

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