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Sale, altissima, la tensione sulla vicenda che sta interessando ormai da giorni l’ex Ilva. Secondo quanto riportato oggi la Procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo per verificare reati da parte dell’azienda per il possibile danno all’interesse pubblico. I pm interverranno nella causa civile. Ricorso d’urgenza dei commissari contro il recesso del contratto dello stabilimento con base a Taranto.

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Questo pomeriggio i parlamentari ionici Gianpaolo Cassese e Giovanni Vianello hanno raggiunto il presidio sindacale dei lavoratori del siderurgico di Taranto giunti a Roma, sotto al ministero dello Sviluppo economico, proprio mentre era in corso l’incontro tra il Ministro Stefano Patuanelli e le maggiori rappresentanze dei metalmeccanici.

Operai tarantini a Roma: “riconversione”

Molti slogan e molti cartelli erano dedicati alla chiusura delle fonti inquinanti e alla riconversione, parole atipiche per dei lavoratori ma non per quelli di Taranto che conoscono sulla propria pelle le difficoltà di lavorare in un’azienda come l’ex Ilva.

Noi abbiamo raccontato il percorso politico che ci ha portato, poche settimane fa, ad approvare al Senato l’emendamento soppressivo dell’immunità penale. E su questo i lavoratori hanno le idee chiare, nessuna immunità può essere data all’azienda, ancor più ora che Mittal ha avviato un’azione così violenta, che pare più una dichiarazione di guerra al territorio e al Paese, anziché la semplice restituzione di un’azienda in affitto ai commissari straordinari, titolati a subentrare nella gestione in caso di recesso.”

Ha dichiarato Cassese.

“Fiducia nella Magistratura che oggi ha aperto un fascicolo per far luce su quanto accade in queste ore e non solo.”

“Chiudere l’Area a Caldo di Taranto”

Conte: “Non lasceremo che si spengano gli Altoforni

“È stato depositato il ricorso ex art.700 cpc al fine di fermare il depauperamento di un asset strategico del nostro sistema industriale come lo stabilimento ex Ilva di Taranto.

Il Governo non lascerà che si possa deliberatamente perseguire lo spegnimento degli altiforni, il che significherebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rilancio di questo investimento produttivo e di salvaguardia dei livelli occupazionali e la definitiva compromissione del piano di risanamento ambientale.

Conte a Taranto
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, agli stabilimenti ex Ilva di Taranto.
(Governo.it licenza CC-BY-NC-SA 3.0 I)

Arcelor Mittal si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all’economia nazionale. Di questo ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d’urgenza.
Ben venga l’iniziativa anche della Procura di Milano che ha deciso di intervenire in giudizio e di accendere un faro anche sui possibili risvolti penali della vicenda.”

E’ questa la nota emessa oggi dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine del cronoprogramma diffuso ieri sullo spegnimento degli altoforni in ILVA-

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