gioco d'azzardo
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Gioco di azzardo patologico, quali sono i numeri del fenomeno e come contrastarlo? A chiederlo agli esperti a Taranto saranno il 14 maggio alcuni tra gli studenti coinvolti nel progetto nell’ambito delle attività previste dal progetto di prevenzione e contrasto del rischio di dipendenza da gioco d’azzardo (GAP) portato avanti dalla Direzione e dal Dipartimento dipendenze Patologiche della ASL di Taranto con il Teatro Pubblico Pugliese e in collaborazione Associazione AFO6, Crest e Teatro delle Forche di Massafra.

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Dalle ore 9.00 ragazzi e docenti di quattro istituti tarantini si sono dati appuntamento allo Spazioporto del capoluogo ionico dove, sotto il coordinamento di AFO6, incontreranno
Vincenza Ariano, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Taranto, Katia Pierri, psicoterapeuta responsabile dell’equipe dipendenze comportamentali dell’Asl di Taranto, Claudia Bommino, psicoterapeuta infantile e pedagogista.

Si tratta dell’ultimo momento collettivo prima della realizzazione di una stagione di podcast che verranno realizzati sull’argomento dagli stessi studenti negli studi di Spazioporto.

Gioco d’azzardo patologico: i progetti di prevenzione

Il progetto Gap prosegue e si avvia a conclusione anche con Crest – Collettivo di ricerche espressive e sperimentazione teatrale. Laboratori, incontri e spettacoli si sono tenuti nelle scuole, centri per anziani e parrocchie. Coinvolte le scuole secondarie di primo grado degli Istituti comprensivi Salvemini e Frascolla (con lavori che terminano la settimana prossima).

Mentre si concludono il 27 maggio gli incontri con famiglie e anziani in collaborazione con le parrocchie dei quartieri e le associazioni che si occupano di terza età.
Al centro, la narrazione dello spettacolo Ludo Mannaro e il racconto delle esperienze personali del gruppo attraverso giochi di role-playing, improvvisazione teatrale ed esercizi di scrittura creativa.

Agli anziani, una fascia particolarmente a rischio, sono stati somministrati questionari e organizzati incontri, utilizzando anche strumenti di coinvolgimento come il teatro-forum e il muro parlante. Ogni intervento è stato condiviso con gli operatori del SerD, servizio per le dipendenze, la cui partecipazione ha rappresentato un’occasione di presa di coscienza diretta di come le istituzioni possano essere alleate nei processi di superamento delle patologie.

Quattro le città coinvolte, invece, dal progetto Giocatori del Teatro delle Forche di Massafra (Ginosa Marina, Ginosa, Mottola, Castellaneta) che ha avuto l’obiettivo di diffondere sul territorio della provincia di Taranto dati, modalità e costumi dei giocatori d’azzardo, al fine di sensibilizzare i giovani e non solo alla conoscenza delle ludopatie e delle dipendenze ad esso collegate.

Il progetto “Cosplayer” è tuttora in fase di costruzione, in attesa che venga finalizzato, ha continuato ad essere proposto il dispositivo “Giocatori” al fine di proseguire ad attingere materiale per produrre il nuovo dispositivo (Cosplayer) che prevede una maggiore interazione con il pubblico degli adolescenti.

Cosplayer, parola diffusa tra le giovani generazioni che indica il travestimento da personaggio dei fumetti (cos per “costume” e player per “giocatore”), per noi ha un doppio significato: incuriosire i giovani affascinati da questa pratica a partecipare ai nostri incontri e interpretare il prefisso “cos”, costume, come modo di essere, di pensare e di comportarsi nella società contemporanea.

Giocatori negli ultimi mesi ha incontrato studenti e docenti degli istituti scolastici: I.C. “Calò”, I.I.S.S. “Mauro Perrone” di Ginosa, I.C. “Leone” di Marina di Ginosa, I.C. “Manzoni Mottola” e l’I.I.S.S “Quinto Orazio Flacco” di Castellaneta.

Agli incontri hanno partecipato i rispettivi assessorati ai servizi sociali e alla cultura
Il progetto ha riguardato la promozione, l’organizzazione e l’esecuzione di sette incontri a carattere spettacolare destinati ad un gruppo di giovani, in accordo con gli assessorati ai servizi sociali di comuni della provincia di Taranto.

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