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Una notte di scossa e paura. Mentre gran parte del Sud Italia dormiva, la terra ha tremato: un terremoto con epicentro in Grecia è stato chiaramente avvertito in tutta la Puglia, in particolare nella provincia di Taranto. La scossa, di magnitudo 5.9, ha interessato l’area a sud-est dell’isola di Creta ed è stata registrata dai sismografi italiani poco dopo la mezzanotte. Migliaia di persone sono state svegliate dal movimento tellurico, specialmente nei piani alti delle abitazioni.

Non è la prima volta che un sisma con epicentro nei Balcani o nel Mar Egeo viene percepito anche nel nostro territorio. Le onde sismiche attraversano il mare e giungono sul tacco d’Italia, dove la popolazione è sempre più sensibile a questi fenomeni, anche grazie alla maggiore consapevolezza diffusa negli ultimi anni da enti e media specializzati.

Indice

Dove si è verificato il terremoto

Il sisma ha colpito alle ore 00:51 (ora italiana) del 14 maggio 2025, con epicentro localizzato nel Mar Egeo meridionale, precisamente 64 chilometri a sud-est dell’isola di Creta. Secondo i dati dell’INGV, la profondità ipocentrale è stata di circa 84 km, elemento che ha favorito la propagazione delle onde sismiche su lunga distanza, fino a raggiungere le coste italiane, in particolare il Salento e il tarantino.

Il sisma avvertito in Puglia e Taranto

Numerose segnalazioni sono arrivate da Grottaglie, Taranto, Francavilla Fontana, Manduria, San Giorgio Ionico e Massafra. Gli abitanti riferiscono di essere stati svegliati da un lieve tremore durato alcuni secondi. Il fenomeno è stato percepito maggiormente ai piani alti, con oscillazioni leggere ma chiaramente distinguibili, spesso accompagnate da rumori metallici e scricchiolii dei mobili.

Molti cittadini, non comprendendo subito l’origine del fenomeno, hanno controllato immediatamente i portali specializzati o le pagine social delle testate locali. Anche Grottaglie in Rete ha ricevuto molte segnalazioni nelle prime ore della mattina, confermando l’ampia percezione del sisma in zona.

Le testimonianze dei cittadini

“Mi si è mosso leggermente il letto, ho pensato fosse un brutto sogno”, scrive una residente di Carosino su Facebook. “Ho sentito uno scricchiolio e il lampadario si è mosso”, racconta un lettore da Taranto. Episodi simili si sono ripetuti in diverse località pugliesi. L’evento, pur non essendo violento, ha suscitato preoccupazione per la sua estensione e durata.

Il centralino della Protezione Civile ha registrato decine di chiamate di cittadini allarmati, anche se fortunatamente non si registrano danni a cose o persone.

Importanza della prevenzione e della sensibilizzazione

Questo terremoto, sebbene avvenuto a grande distanza, rappresenta un’occasione per ripensare alle strategie di prevenzione e comunicazione sismica anche nel nostro territorio. Nonostante la Puglia non sia tra le regioni italiane a più alto rischio, l’esperienza dimostra che anche qui l’effetto delle onde sismiche può essere significativo.

Progetti di informazione, come quelli promossi da istituti scolastici o enti locali, sono fondamentali per rendere la popolazione pronta a reagire nel modo corretto. La conoscenza del fenomeno e il comportamento da tenere durante un terremoto sono strumenti di protezione tanto quanto gli edifici antisismici.

La scossa di stanotte è stata un forte promemoria per tutta la provincia di Taranto. Anche se non ha causato danni, ha portato con sé un messaggio chiaro: la sicurezza sismica riguarda tutti, anche chi non vive su faglie attive.

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