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Il Contratto di Programma 2016-2020 di Anas prevede quasi 30 miliardi di investimenti per manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza oltre a 2,9 miliardi di euro destinati dalla Legge di Bilancio al piano “ponti viadotti e gallerie” e al ripristino della viabilità post sisma 2016.

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Parliamo, quindi, di circa 33 miliardi – dichiarano i deputati pugliesi Emanuele Scagliusi e Diego De Lorenzis, rispettivamente capogruppo M5S e Vicepresidente in Commissione Trasporti alla Camera – Il Governo Conte insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e naturalmente Anas è impegnato a far ripartire il Paese accelerando le opere, piccole e grandi, che servono davvero ai cittadini. Riteniamo, pertanto, infondate le voci messe in circolazione su scenari differenti da questi. Per alcune infrastrutture c’è stata una riprogrammazione temporale dovuta al lungo iter approvativo delle stesse. Un iter – spiegano i parlamentari 5 Stelle – che sarà possibile velocizzare grazie alle norme contenute nel decreto Sblocca Cantieri che ci consentirà di accelerare e, in taluni casi, sbloccare centinaia di cantieri fermi in tutta Italia da anni per un valore di almeno 25 miliardi di euro. Ciò permetterà di creare posti di lavoro e rilanciare l’economia dei diversi territori. Anche la Puglia ne sarà interessata con la SS 106 Jonica”.

Accanto alla riprogrammazione, in accordo con Governo e Mit, Anas ha previsto un vasto programma di intervento per la manutenzione. Nel biennio 2019-2020 sono previsti oltre 1.000 affidamenti, gare per 6,9 miliardi di euro con l’avvio di oltre 1.800 cantieri. Previsti, poi, ulteriori interventi di adeguamento, messa in sicurezza e riqualificazione di strade e opere d’arte e per il risanamento da dissesti idrogeologici. Circa 800 milioni di euro saranno utilizzati per rifare la pavimentazione stradale di 6.100 km, risanare 91 viadotti e installare nuove barriere di protezione per 370 km.

L’attenzione del Governo Conte sul versante della manutenzione e la sicurezza delle nostre strade è e rimarrà alta – proseguono Scagliusi e De Lorenzis  – Per troppo tempo, in passato, sono state trascurate da una politica attenta a tutelare solo i propri interessi e non quelli dei cittadini”.

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