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Abbiamo masticato amaro per gli esuberi, abbiamo sofferto per l’inquinamento, abbia patito per anni l’incombenza di quel gigante che ha avvelenato la vita di migliaia e migliaia di tarantini.” Lo dichiarano i consiglieri de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, e di Direzione Italia, Renato Perrini, commentando gli ultimi provvedimenti adottati in queste ore dal Comune di Taranto sull’Ilva.

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Adesso non staremo più zitti – spiegano i due consiglieri ionici – e continueremo a dare voce ai bisogni dei cittadini e a sostenere tutte le iniziative, istituzionali e non, per tutelare una comunità ferita. Per questo condividiamo senza se e senza ma e in maniera trasversale tutte le iniziative messe in campo dal sindaco Melucci: impugnazione del decreto Aia e chiusura delle scuole nel quartiere Tamburi nei giorni in cui Arpa Puglia segnala il rischio che le polveri del parco minerali dell’acciaieria possano raggiungere il centro abitato.

Su questi temi  la politica deve compattarsi, la politica deve unire le forze perché quando ci sono in ballo diritti costituzionali, come quello al lavoro e alla salute, noi rappresentanti istituzionali abbiamo la responsabilità e il dovere morale di intervenire. Certo, chiudere le scuole nei giorni del Wind Day può sembrare una decisione drastica e dolorosissima. Quasi una sorta di minaccia. Nessun sindaco infatti vorrebbe mai tenere i cancelli chiusi di aule e palestre in virtù del diritto all’istruzione. Ma purtroppo tutti noi tarantini paghiamo ancora sulla nostra pelle oltre 20 anni di politiche aziendali scellerate, di false promesse e di illusioni.

Speriamo a questo punto – concludono Turco e Perrini – che il Consiglio regionale monotematico sull’Ilva, previsto per il prossimo 10 novembre, sia davvero un’occasione utile e non un semplice dibattito da talk show

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