Pubblicità in concessione a Google

Pubblicità in concessione a Google

Coronavirus: ho chiesto al Governo di estendere a tutto il territorio nazionale quanto previsto per Lombardia, parte del Veneto e dell'Emilia

Che la situazione sia seria lo abbiamo capito tutti. C'è una espansione dell'epidemia molto forte nelle zone ad alta sorveglianza e i contagi si stanno moltiplicando in tutte le regioni.Per questo ho chiesto al Governo oggi di estendere a tutto il territorio nazionale la normativa prevista per la Lombardia e per parte del Veneto e parte dell'Emilia. Chiediamo, nella sostanza, di sospendere ogni attività non essenziale per 15-20 giorni in modo da rallentare il contagio e consentire ai sistemi sanitari più deboli di quello lombardo di sostenere l'ondata del picco. Un picco che in Puglia – secondo le previsioni – potrebbe arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Capirete che la sanità italiana non è tutta uguale: la Lombardia era un gigante e purtroppo avete visto in che condizioni è stata ridotta dall'epidemia. Serve rallentare il contagio ed ecco perché abbiamo fatto questa richiesta. Speriamo che il Governo già da stasera adotti questo provvedimento che ci consentirebbe di guardare con maggiore ottimismo al futuro.Noi in Puglia siamo pronti: nel nostro piano abbiamo già disponibili 209 posti in terapia intensiva e mille posti letto per fronteggiare il coronavirus. Però se questi limiti dovessero essere superati noi rischiamo. Ecco perché tanta determinazione da parte nostra, dalla Puglia, nell'insistere col Governo per la massima severità possibile in questi giorni decisivi per contrastare l'epidemia.Per approfondire ➡️ http://rpu.gl/Zo52x

Pubblicato da Michele Emiliano su Lunedì 9 marzo 2020

“Che la situazione sia seria lo abbiamo capito tutti. C’è una espansione dell’epidemia molto forte nelle zone ad alta sorveglianza e i contagi si stanno moltiplicando in tutte le regioni.
Per questo ho chiesto al Governo oggi di estendere a tutto il territorio nazionale la normativa prevista per la Lombardia e per parte del Veneto e parte dell’Emilia. Chiediamo, nella sostanza, di sospendere ogni attività non essenziale per 15-20 giorni in modo da rallentare il contagio e consentire ai sistemi sanitari più deboli di quello lombardo di sostenere l’ondata del picco.

Un picco che in Puglia – secondo le previsioni – potrebbe arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Capirete che la sanità italiana non è tutta uguale: la Lombardia era un gigante e purtroppo avete visto in che condizioni è stata ridotta dall’epidemia. Serve rallentare il contagio ed ecco perché abbiamo fatto questa richiesta. Speriamo che il Governo già da stasera adotti questo provvedimento che ci consentirebbe di guardare con maggiore ottimismo al futuro.

Noi in Puglia siamo pronti: nel nostro piano abbiamo già disponibili 209 posti in terapia intensiva e mille posti letto per fronteggiare il coronavirus. Però se questi limiti dovessero essere superati noi rischiamo. Ecco perché tanta determinazione da parte nostra, dalla Puglia, nell’insistere col Governo per la massima severità possibile in questi giorni decisivi per contrastare l’epidemia.”

Cosi sui social il presidente della Regione Michele Emiliano.

foto social Emiliano

CORONAVIRUS, PIANO DI EMERGENZA REGIONE PUGLIA PER I POSTI DI TERAPIA INTENSIVA

EMILIANO, MONTANARO E LOPALCO: “SUBITO 209 POSTI DEDICATI ALL’EMERGENZA NELL’IPOTESI CHE SI ARRIVI A 1000 RICOVERATI”
“Si è tenuta oggi in Regione una riunione sul tema del piano di emergenza pugliese per i posti di terapia intensiva per i casi di Coronavirus Covid-19
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro e il professor Pierluigi Lopalco, responsabile della struttura speciale di progetto “Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche” comunicano che: 
“Al momento non si ravvisa nessuna particolare emergenza in rapporto al numero di casi: il sistema della Regione Puglia alla fine di questa settimana avrà 209 posti in terapia intensiva, dedicati  esclusivamente all’emergenza Covid.
Con questa disponibilità di posti si potrà far fronte a uno scenario ipotetico, calcolato sulla base dell’esperienza fatta in Lombardia, con circa 2000 infetti, di cui 1000 ricoverati in ospedale, dei quali 200 potrebbero avere bisogno di cure in terapia intensiva-rianimazione. 
Questo numero potrà essere ulteriormente incrementato attraverso l’utilizzo di altri posti di rianimazione disponibili nella rete pubblica.
In questo modo il piano di emergenza non impatterà sulla normale operatività della rete di emergenza-urgenza.
Infine l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 potrà contare su una dotazione di posti letto – al netto delle terapie intensive – esclusivamente dedicati alla patologia pari a 680 posti, ubicati presso il nuovo Dea di Lecce, l’ospedale di Copertino e l’ente ecclesiastico Miulli di Acquaviva (Ba).
Si auspica che le rigorose azioni di contenimento organizzate e il rispetto delle regole possono consentire scenari di diffusione decisamente migliori”.”
Comunicato Ufficiale Regione Puglia

lun, 09 marzo 2020 @ 20:08

 

Pubblicità in concessione a Google