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Conferenza stampa del Capo della protezione civile Angelo Borrelli alle ore 18 del 6 marzo:

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  • 5061 le persone attualmente positive, 233  deceduti e 589 guariti.

Tra i 3916 positivi:

  • 1843 si trovano in isolamento domiciliare
  • 2651 ricoverati con sintomi
  • 567 in terapia intensiva

Consulta le tabelle:

Covid-19, Speranza: “Risposta forte dello Stato. Ora è fondamentale l’impegno dei cittadini”

“Ieri notte in Consiglio dei Ministri abbiamo approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario. È una risposta forte da parte dello Stato che avrà un impatto rilevante sulla nostra capacità di fronteggiare l’emergenza. Dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno per garantire il diritto alla salute a tutti. Voglio però essere chiaro: questo sforzo non sarà sufficiente senza l’impegno di ogni singolo cittadino a rispettare le raccomandazioni che abbiamo diffuso. È questa la cosa più importante per vincere la sfida”.

Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Covid-19, come parlarne in famiglia senza stress

In un momento di emergenza globale, incerti scenari, repentini cambiamenti di abitudini di vita, ipuò presentarsi anche lo stress. Ma c’è modo per arginarlo. L’Organizzazione mondiale della sanità ha elaborato alcune semplici infografiche con semplici consigli antistress per tutti, tradotte in Italia dall’Istituto superiore di sanità.

Come sottolineato dall’OMS, è normale sentirsi tristi, confusi e spaventati durante una crisi come quella relativa a Covid-19, ma alcuni semplici rimedi possono aiutarci: parlare con le persone di cui ci fidiamo, cercare informazioni solo su fonti attendibili (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS),  non consultare in modo ossessivo i social o i canali che presentano scenari catastrofici. È bene mantenere uno stile di vita sano (non fumare, non bere), anche dovendo stare a casa e continuare a sentire gli amici e la famiglia per telefono o per mail.

Colpiti dallo stress anche i bambini, più agitati, inquieti ed insistenti nelle loro richieste. Possiamo e dobbiamo aiutarli, come suggerisce l’OMS. Hanno bisogno anche loro di essere rassicurati, di una carezza in più, di spiegazioni, di ascolto. In caso di separazione, ad esempio per ricovero in ospedale, stabilite comunque contatti regolari con i vostri bambini, anche per telefono, e rassicurateli fornendo spiegazioni chiare con linguaggio adatto alla loro età.

Leggi le raccomandazioni  per far fronte allo stress

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