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Secondo quanto riportato da AGI, che riprende un’anticipazione del Corriere della Sera, una azienda pugliese del settore hi-tech e un noto gruppo americano avrebbero stretto un accordo che prevede la costruzione delle navicelle che dovrebbero portate i turisti nello spazio proprio a Grottaglie.

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Sul connubio Grottaglie e Spazio abbiamo già parlato nei mesi scorsi quando fu annunciato che l’Aeroporto di Grottaglie è stato designato primo spazioporto italiano destinato ad accogliere voli suborbitali. Voli che raggiungono una quota di circa 100 chilometri di altezza e che, conseguentemente, permettono di ridurre in maniera più che significativa i tempi di percorrenza.

“Grottaglie è il primo aeroporto italiano abilitato ai voli suborbitali e tra i primissimi in Europa  – dichiarò a maggio il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel corso della conferenza stampa – Prenderemo contatto immediatamente con le compagnie aeree che effettuano questi voli. In questa fase la più celebre è la Virgin, che già trasporta passeggeri che possono permettersi questi viaggi in assenza di gravità. Per la Puglia comporterà l’implementazione di un turismo di grande profilo, di persone con una capacità di spesa notevole. E di un turismo legato a tutti i visitatori e curiosi di questi impianti che sono una piccola base spaziale. I voli suborbitali serviranno anche al trasporto velocissimo di merci, i nostri prodotti pugliesi, anche della filiera agroalimentare, potranno ad esempio essere portati in poche ore da Grottaglie a Los Angeles. Questo cambia in generale il concetto di chilometro zero di tutte le filiere produttive. E tutta l’operazione creerà tanti posti di lavoro, legati alla ricerca, all’innovazione, ai trasporti. Insomma, un risultato importantissimo, che ha come riferimento l’Europa intera, perché parliamo di una struttura che può coprire il mercato europeo. Per la Puglia un fattore di attrazione e investimento di enorme importanza”.

Grottaglie – Los Angeles in due ore. L’Aeroporto diventa il primo SpazioPorto in Europa

L’aeroporto di Grottaglie diventa il primo spazioporto in Italia

La candidatura dell’aeroporto di Grottaglie quale primo aeroporto italiano destinato a ospitare una base per la sperimentazione dei voli suborbitali fu avanzata proprio dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel corso di un incontro tenuto con il Presidente e il Direttore Generale dell’ENAC nel marzo dello scorso anno.

Perché è stato scelto Grottaglie

Dal punto di vista infrastrutturale l’aeroporto di Taranto Grottaglie, già polo di eccellenza di rilevanza europea dedicato al sostegno alle attività di ricerca e sviluppo del settore aerospaziale e allo sviluppo di nuove soluzioni aeronautiche sulle quali si sta concentrando l’attenzione delle eccellenze industriali del settore aerospaziale,  presenta le caratteristiche logistiche e tecniche  idonee per accogliere questo tipo di attività, quali:

  •  si trova in un contesto territoriale in cui grandi gruppi hanno avviato programmi aeronautici internazionali;
  • dispone della pista di volo più lunga nel cuore del Mediterraneo e baricentrica rispetto ai porti di Brindisi e Taranto;
  • presenta condizioni climatiche che consentono per tutto l’anno le attività di prova;
  • si trova all’interno di un ambito territoriale salvaguardato dal punto di vista delle possibilità di espansione e dei vincoli urbanistici.

Nell’ambito di questo obiettivo che intende dotare l’Italia di risorse di alto livello in termini di ricerca e sviluppo, l’aeroporto di Taranto Grottaglie riveste un ruolo fondamentale quale infrastruttura sulla quale favorire l’insediamento di attività industriali orientate alla sperimentazione e test di nuove soluzioni aerospaziali e sviluppare l’integrazione tra trasporto aereo e aerospazio.

La scelta del Ministero e le dichiarazioni a Maggio

Per il Presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti, intervenuto alla conferenza stampa con l’intero Consiglio di Amministrazione della società “la decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di individuare l’aeroporto di Taranto Grottaglie quale primo spazioporto italiano destinato a ospitare entro il 2020 voli suborbitali, deve essere per la Puglia e per i pugliesi motivo di orgoglio e soddisfazione.  A fronte della recente designazione della Rete aeroportuale pugliese, anch’essa un caso senza precedenti nel nostro Paese data la designazione per Decreto Interministeriale, siamo in presenza di un ulteriore riconoscimento assegnato all’efficiente organizzazione e dotazione infrastrutturale dei nostri scali, assieme al costante impegno volto a immaginare, definire e attuare ipotesi progettuali  concrete e realizzabili.  “Aeroporti di Puglia – ha concluso Onesti –  mette a disposizione della comunità, non solo di quella pugliese, una nuova opportunità di sviluppo di livello internazionale, fortemente innovativa e di alto profilo tecnologico, scientifico e industrial, un’opportunità che ci auguriamo possa ulteriormente valorizzare la capacità di attrarre investimenti a beneficio della crescita economica e dell’occupazione”.

ENAC

L’importanza della designazione è stata rimarcata dal Presidente dell’ENAC, Ente nazionale per l’aviazione civile, Vito Riggio, il quale nel sottolineare il ruolo della Regione Puglia e di Aeroporti di Puglia ha ricordato che alla base di iniziative di così alto valore vi sia la capacità dell’ENAC di avviare con profitto interlocuzioni internazionali, in questo caso particolare con la FAA, Federal Aviation Administration – statunitense e la NASA.  “Per la Puglia e per l’Italia – ha dichiarato il Presidente Riggio –  si apre una prospettiva di sviluppo seria. Occorre quindi individuare soggetti industriali da far arrivare su Taranto Grottaglie dove vi sono, secondo le valutazioni del Ministero dei Trasporti, di ENAC e della Regione Puglia le condizioni ideali per sperimentare un nuovo modo di viaggiare. Una grande opportunità che va supportata da un grande impegno comune”.

La presentazione

All’incontro sono intervenuti anche Alessio Quaranta e Alessandro Cardi,  rispettivamente Direttore Generale e  Vice Direttore Generale dello stesso Ente, il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò, Vito Albino commissario Arti Puglia.

L’Aeroporto di Taranto Grottaglie è stato individuato con provvedimento del Direttore di ENAC quale scalo qualificato a svolgere le funzioni di piattaforma logistica integrata per l’attività di sviluppo, ricerca e sperimentazione di prodotti aeronautici, con particolare riferimento agli aeromobili a pilotaggio remoto, il cosiddetto “Test Bed”. Di qui l’impegno da parte di Aeroporti di Puglia a dare ulteriore forza allo sviluppo dello scalo quale infrastruttura strategica per l’Europa per la crescita del sistema industriale ed accademico al servizio del comparto aeronautico e aerospaziale. In funzione di tale provvedimento sono stati individuati e definiti corridoi segregati di aree e spazi aerei destinati all’attività di sperimentazione che consentiranno, altresì, di disporre di una rete di percorsi propedeutici alla creazione di un network di potenziali test range. In stretta collaborazione con Regione Puglia e con ENAC, Aeroporti di Puglia sta realizzando sullo scalo tarantino investimenti infrastrutturali e tecnologici, mettendo in atto iniziative che valorizzino la  capacità attrattiva di investimenti da realizzarsi nell’area aeroportuale a beneficio della crescita economica, dell’occupazione, dell’export e di altri macro-indicatori economico-sociali, già raggiunti in maniera significativa negli ultimi anni.

Regione Puglia e Aeroporti di Puglia intendono porre a servizio del sistema delle imprese una risorsa di respiro transnazionale che permetta per un verso di offrire servizi integrati attraverso la disponibilità di infrastrutture, tecnologie, procedure e spazi aerei dedicati e per l’altro di favorire la competitività industriale, promuovere l’imprenditorialità e la nascita di nuove imprese nella consapevolezza che la presenza e gli investimenti sull’aeroporto di primarie aziende del comparto possa anche favorire, attraverso il rafforzamento delle relazioni tra il mondo dell’impresa e le Università, l’attività di ricerca e di formazione e creazione di figure professionali indispensabili per il nuovo mercato che lo sviluppo dell’automazione industriale genererà in Puglia, in Italia e in Europa.

Cos’è un volo suborbitale

Un volo suborbitale è un volo spaziale che raggiunge lo spazio, ma la cui orbita interseca l’atmosfera o la superficie del corpo da cui è partito il volo, non riuscendo quindi a compiere una completa rivoluzione.

Per esempio, un oggetto lanciato dalla terra che raggiunga i 100 km sul livello del mare, e che poi precipiti nuovamente sulla terra, compie effettivamente un volo suborbitale. Alcuni voli suborbitali sono stati intrapresi per testare veicoli spaziali e razzi vettori per successivi voli orbitali. Altri veicoli sono specificamente progettati solo per effettuare voli suborbitali; esempi includono veicoli con pilota come lo X-15 o lo SpaceShipOne, e veicoli senza pilota come i missili balistici intercontinentali (ICBM) e i razzi da ricerca.

I voli suborbitali sono distinti dai voli che riescono a raggiungere un’orbita, ma poi utilizzano dei retrorazzi per uscire dall’orbita prima di completare un intero periodo orbitale. Quindi i voli del Sistema di Bombardamento Orbitale Frazionale (Fractional Orbital Bombardment System) non sono considerati come suborbitali, ma semplicemente voli verso un’orbita terrestre bassa (LEO).

Virgin Galactic

La Virgin Galactic è una compagnia creata per realizzare un’offerta di voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale.

Virgin Galactic recognizes that the answers to many of the challenges we face in sustaining life on our beautiful but fragile planet, lie in making better use of space.

Sending people to space has not only expanded our understanding of science, but taught us amazing things about human ingenuity, physiology and psychology.

From space, we are able to look with a new perspective both outward and back. From space, the borders that are fought over on Earth are arbitrary lines. From space it is clear that there is much more that unites than divides us.

 

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