xylella
Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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E’ una situazione di assoluta emergenza sulla quale non possiamo più tardare con gli interventi – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro che partecipa alla riunione ministeriale in Via XX Settembre dove dovrebbero essere annunciate le misure di intervento .

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“Occorre dare attuazione quanto prima ai provvedimenti per utilizzare i 300 milioni di euro che sono stati stanziati con il decreto emergenze per il “piano di rigenerazione” dell’olivicoltura pugliese – chiede ancora Lazzàro. L’emergenza Xylella ormai interessa 200mila ettari tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, pari alla metà della superficie e dell’olio prodotto nella regione. Ci eravamo incontrati a Lecce il 9 agosto scorso con il precedente Governo e la Regione Puglia per iniziare a tracciare gli interventi da attivare; ora ci attendiamo che il ministro Bellanova e l’amministrazione finalizzino rapidamente i provvedimenti attuativi annunciati ieri in occasione della Fiera del Levante, ma che vorremmo discutere nella riunione istituzionale che è stata appositamente convocata per domani con tutte le rappresentanze della filiera.

“Confagricoltura chiede di concentrare gli interventi sulle imprese olivicole – ha proseguito Pantaleo Greco, presidente della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura -. E’ prioritario ripristinare il potenziale produttivo, visto che nei territori colpiti dal batterio si registra un calo medio del 25-30 per cento della produzione olivicola, così come in tutta la Puglia a causa delle recenti calamità. Occorre quindi intervenire finanziando in primo luogo gli espianti ed i successivi reimpianti di olivi nelle aree colpite, che vanno realizzati utilizzando varietà tolleranti; nondimeno occorrerà compensare le perdite di reddito subite, coprire i costi di smaltimento del legno ed anche agevolare il trasferimento di conoscenze e l’assistenza tecnica, anche per riorientare gli operatori verso altre produzioni con prospettive di mercato”.

“Inoltre – ha proseguito Greco – chiediamo di destinare le risorse residue ad una misura specifica indirizzata ai frantoi dell’area infetta con una indennità una tantum a copertura della perdita di fatturato subita rispetto agli anni precedenti, in analogia a quanto è stato previsto per i frantoi delle aree colpite dalle gelate. E’ essenziale definire con ministero e Regione il ventaglio di misure e proposte e passare subito alla attuazione. E’ in gioco il futuro di una parte essenziale dell’olivicoltura, e quindi della produzione agricola, del nostro Paese”.

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