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Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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L’Ue apre alla possibilità di reimpiantare varietà resistenti di olivo nelle zone della Puglia colpite dalla Xylella.” Lo dice Rosa D’Amato, capo delegazione del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo, commentando la proposta della Commissione europea di reimpianto di olivi con varietà resistenti alla Xylella.

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Lo fa in estremo ritardo – aggiunge l’europarlamentare ionica –  e sulla scia di una serie di notizie di corridoio circolate nelle scorse settimane che hanno avuto solo l’effetto di favorire la speculazione ai danni degli agricoltori. Inoltre, oggi si parla di due varietà, leccino e favolosa, quando fino a poco tempo fa la Commissione citava solo il leccino e tra l’altro con una opinione scientifica dell’EFSA, l’ente Ue per la sicurezza alimentare, che escludeva l’esistenza di prove sufficienti per autorizzare i reimpianti. Che cosa è successo da allora? Quali sono le prove scientifiche a sostegno della nuova proposta di Bruxelles? Come questa accelerazione dopo mesi di attendismo? Sia chiaro, la possibilità di reimpiantare varietà di olivo è una buona notizia per il settore. Ma la scarsa trasparenza con cui sta avvenendo questo processo ha causato un aumento dei prezzi, in particolare della favolosa, più che sospetto e soprattutto dannoso per le già fragili casse degli agricoltori.

Ho scritto al commissario Ue Andriukiatis – prosegue la D’Amato – perché faccia chiarezza. Richiesta che ribadisco. Non vorrei che sul filo Puglia-Bruxelles qualcuno abbia lavorato e stia lavorando a un business dei reimpianti sulla pelle degli agricoltori. Con l’estate alle porte, si tratta solo di una proposta che attende ancora l’autorizzazione ufficiale, che dovrebbe arrivare per fine giugno. Staremo a vedere.

Di sicuro – conclude la D’Amato, la speculazione è stata già fatta e le autorità competenti, dalla Regione alla Commissione Ue, devono agire per farvi fronte, prevedendo al contempo ulteriori aiuti economici per il settore in un momento cosi’ delicato”.

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