xylella
Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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Immaginare di proseguire in ordine sparso rischia di arrecare più danni della Xylella stessa“. E’ il commento del senatore Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura del Senato e già Assessore alle Politiche Agricole della Regione Puglia, alla luce delle ultime iniziative intraprese dalla Regione Puglia contro l’epidemia Xylella, per le quali si è scelto di prorogare dal 30 aprile 2017 al 31 maggio il termine delle domande per gli indennizzi.

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La decisione, pubblicata lo scorso 27 aprile sul sito Psr Puglia, di far slittare il termine senza però nessuna revisione delle modalità di presentazione delle domande rischia di essere – sostiene Stefàno – totalmente priva di efficacia”.

“Sul piatto, infatti, pesa in modo assai preoccupante la diffusa – e peraltro più volte evidenziata dalle associazioni di categoria – impossibilità di rendere queste risorse realmente accessibili in ragione del parametro selezionato per riconoscere i mancati redditi. Ma – continua Stefàno – non è tutto: a preoccupare ulteriormente è la scelta operata con la sottomisura 4.1 relativa al sostegno agli investimenti nelle aziende agricole site nei territori pugliesi colpiti da Xylella. Con tale bando, si rischia di innescare un circuito di forti conflittualità tra aziende che insistono nei territori colpiti da Xylella. Si rischia di alimentare una insana, pregiudizievole ed esiziale competizione tra queste aziende. La caduta critica di questa misura, infatti, è nel fatto che in condizioni straordinarie, come quella attuale, non si può immaginare di operare secondo percorsi ordinari. Sarebbe stato più opportuno indire un bando totalmente dedicato alle aziende colpite da Xylella o, diversamente, approntare una selezione di criteri tarati sulla presenza di questo batterio killer, o, ancora, predisporre una plurimisura, partendo ad esempio dalla sottomisura 5.2 che ha come scopo specifico quello di ripristinare il patrimonio agricolo e zootecnico danneggiato da calamità, avversità ed eventi catastrofici”.

“Una insufficiente capacità analitica – conclude Stefàno – pregiudica sempre l’azione amministrativa e, di conseguenza, rende più difficoltosa l’individuazione di strumenti realmente utili, ovvero capaci di rispondere agli effettivi bisogni del territorio. E sul tema xylella le aspettative del comparto sono note e chiare da tempo“.

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