xylella
Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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È inutile girarci intorno, su Xylella il governo nazionale e il governo pugliese non hanno più alibi”. Lo ribadisce il senatore Dario Stefàno (PD), replicando alle rilevazioni dei parlamentari M5S, Lezzi e L’Abbate.

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“Il rilievo dei parlamentari grillini, riferito alla mia iniziativa inserita nel testo della legge di bilancio 2019, dà valore al proverbio secondo cui, spesso, lo stolto guarda al dito e non alla luna. La mia proposta, infatti, intende tracciare un principio guida che è quello della semplificazione rispetto alle procedure di eradicazione in zona infetta, in ossequio a quelle che sono le decisioni europee”.

“Aspettavamo dal ministro dell’agricoltura – continua Stefàno – un decreto ad hoc per il contrasto alla Xylella già nell’estate scorsa ma, ad oggi, quel provvedimento non è ancora arrivato all’esame del Parlamento. Questo però non mi ha impedito di intervenire a sostegno del settore, sull’unico testo possibile a Roma, ossia la manovra”.

“Lezzi & co hanno preferito costruire consenso intorno a teorie complottiste, dando credito agli stregoni di turno, credendo sufficienti le buone pratiche agricole e la slupatura degli ulivi per debellare il batterio. Ad oggi, però, non gli basta neanche sbattere il muso contro la triste realtà negli oliveti, ma continuano ad animare distinguo, divisioni e obiezioni su quella che è l’unica via da perseguire e che il mio emendamento ha tracciato: la semplificazione dell’eradicazione degli ulivi malati.

Da questo punto, da questo solo punto – conclude Stefàno – passa una strategia seria e utile di contrasto al patogeno”.

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