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Con l’arrivo dell’estate e delle prime ondate di calore, la ASL di Taranto ha lanciato ufficialmente la campagna “Proteggiamoci dal Caldo” 2025, un articolato piano di prevenzione e assistenza rivolto alle categorie più fragili della popolazione. Un’iniziativa che si inserisce in un contesto di cambiamento climatico ormai strutturale e che prevede azioni coordinate sul territorio per limitare i rischi legati all’esposizione prolungata alle alte temperature.

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L’iniziativa coinvolge medici, istituzioni e cittadini, e punta a offrire assistenza mirata a soggetti vulnerabili, oltre a monitorare le cosiddette “isole di calore” urbane. Un approccio integrato, basato su prevenzione, informazione e intervento diretto, come spiegato durante la conferenza stampa del 3 luglio presso la Direzione Generale ASL Taranto.

Secondo i dati e le linee guida del Ministero della Salute, eventi climatici estremi non sono più eccezioni. Le ondate di calore sono ricorrenti, e rappresentano un pericolo concreto per anziani, persone sole e cittadini con patologie croniche.

Scopriamo nel dettaglio le novità e i punti salienti del Piano Calore 2025, con un focus sulle azioni messe in campo da ASL Taranto e le raccomandazioni rivolte alla cittadinanza.

Indice dei contenuti

Obiettivi della campagna

La campagna “Proteggiamoci dal Caldo” 2025 ha come scopo principale la riduzione dell’impatto sanitario delle ondate di calore, soprattutto nei confronti dei soggetti fragili. Come ha dichiarato il Commissario Straordinario Vito Gregorio Colacicco, l’emergenza caldo non è più un evento eccezionale. Da qui la necessità di un piano stabile che unisca informazione, prevenzione e supporto attivo sul territorio.

Le azioni previste dal Piano Calore 2025

In linea con le direttive ministeriali, il piano ASL Taranto prevede:

  • Emissione di allerte in caso di temperature superiori ai 36° per tre giorni consecutivi;
  • Sospensione dei ricoveri programmati durante le giornate di emergenza climatica;
  • Diffusione di linee guida e consigli pratici per la cittadinanza;
  • Collaborazione con i 29 Comuni della provincia tramite una piattaforma digitale per il monitoraggio dei soggetti fragili;
  • Analisi delle isole di calore per interventi mirati in aree urbane a rischio.

Assistenza domiciliare per i soggetti fragili

Una delle novità più rilevanti del Piano 2025 è l’attivazione del servizio di “assistenza domiciliare integrata emergenza calore”, che rafforza la medicina territoriale. Grazie all’accordo integrativo regionale, ogni medico di base ha individuato i propri pazienti più vulnerabili. Per questi è previsto un monitoraggio attivo: chiamate telefoniche settimanali, visite domiciliari minime mensili e interventi su segnalazione.

Questo sistema permette un approccio personalizzato, evitando ospedalizzazioni inutili e garantendo supporto tempestivo alle persone più esposte. Una rete di protezione concreta, che può fare la differenza durante un’ondata di calore.

Studio delle aree a rischio: le isole di calore

Fondamentale nel nuovo piano è lo studio epidemiologico delle cosiddette “isole di calore“, aree urbane che presentano temperature più elevate rispetto alla media. L’ASL ha analizzato i dati di mortalità e accessi al pronto soccorso degli ultimi tre anni, individuando le zone più esposte. Questi dati consentono di attuare strategie più precise e interventi mirati laddove il rischio è maggiore.

Un concetto approfondito anche da enti internazionali come ARPAE Emilia-Romagna, che ha elaborato strumenti per la mappatura delle isole di calore urbane. Lo studio della ASL tarantina si inserisce in questo filone, offrendo soluzioni locali basate su evidenze scientifiche.

Informazione e collaborazione istituzionale

La campagna sarà supportata da una massiccia attività informativa attraverso i canali ufficiali della ASL e la collaborazione con i Comuni. Verranno diffusi materiali divulgativi con consigli su come affrontare il caldo, rivolti in particolare agli anziani e a chi vive in solitudine.

Inoltre, grazie alla piattaforma digitale integrata, sarà possibile aggiornare in tempo reale gli elenchi dei soggetti fragili. Questo strumento permetterà di gestire meglio le emergenze e ottimizzare le risorse sanitarie disponibili sul territorio.

Il piano è un esempio concreto di sanità pubblica proattiva, che guarda alla prevenzione come investimento per il futuro. *Proteggersi dal caldo*, oggi più che mai, significa salvaguardare vite umane e ridurre la pressione sul sistema sanitario.

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