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Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donna”, non un retorico appuntamento da farcire di buone intenzioni ma un momento di riflessione utile a tutti per analizzare un fenomeno drammatico e dalle mille sfaccettature.

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Come nasce la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Questa ricorrenza è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna. La violenza contro le donne influisce negativamente e rappresenta un grave ostacolo nell’ottenimento di obiettivi cruciali quali l’eliminazione della povertà, la lotta all’HIV/AIDS e il rafforzamento della pace e della sicurezza.

Ovviamente le iniziative organizzate nel mondo per celebrare questa giornata risentono molto del clima sociale ed economico dei vari paesi; in alcune nazioni – ancora oggi – le donne possono essere uccise se rifiutano un matrimonio combinato o se osano esprimere una opinione personale, altrove sono obbligate a rispettare un certo tipo di abbigliamento, in altre non possono lavorare o possedere beni.

Anche Grottaglie celebra la Giornata contro la violenza sulle donne

Da diversi anni il Comune di Grottaglie è impegnato in prima fila per contrastare le varie manifestazioni della violenza sulle donne, organizzando e collaborando con iniziative e manifestazioni che puntano a sensibilizzare la popolazione su questa tematica drammaticamente attuale.

Tra i vari eventi, ricordiamo la mostra “Come eri vestita?”, allestita a marzo presso l’ex Convento dei Cappuccini, per riflettere sul fatto che , ancora oggi, troppo spesso, nei casi di violenza sessuale contro le donne, a salire sul banco degli accusati è la vittima, il suo abbigliamento, il suo comportamento, le sue “provocazioni” (doverosamente tra virgolette) e la manifestazione culturale denominata “UnaOgniTre” che ha organizzato il corteo silenzioso che a luglio ha sfilato per le strade di Grottaglie, per ricordare le donne vittime di femminicidio .

Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, l’Amministrazione comunale di Grottaglie punterà alla sensibilizzazione contro la violenza di genere attraverso l’iniziativa delle “Scarpette rosse in ceramica”, una proposta lanciata dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC), con il Comune di Oristano come ideatore e capofila.

Da alcuni anni la scarpa rossa identifica la campagna di lotta contro la violenza sulla donna e il femminicidio. Il progetto, testimonianza forte e creativa su un tema di altissimo valore umano e sociale, prevede la realizzazione da parte dei ceramisti di scarpe rosse di artigianato artistico da collocare ed esporre all’aperto in contesti urbani più diversi.

Quest’anno l’installazione delle scarpette coinvolgerà il tessuto commerciale del territorio attraverso l’esposizione dei singoli pezzi realizzati dai maestri e maestre ceramisti nelle vetrine delle attività commerciali nei giorni compresi tra il 23 e il 30 novembre. Ogni scarpetta sarà accompagnata da un cartellino indicante il nome del/della ceramista e il numero verde antiviolenza, 1522, che rappresenta un primo strumento per offrire aiuto alle donne che vogliano prendere contatto con il centro antiviolenza più vicino.

Fondamentale il ruolo della scuola e della famiglia

«Riteniamo che l’iniziativa possa essere di grande impatto perché avviene per strada, in un contesto insolito, in cui si è di passaggio o si ha il tempo di focalizzare l’attenzione, anche solo per pochi istanti, guardando nelle vetrine ciò che ci piace, e riconoscendo nel simbolo della scarpetta rossa un richiamo al coraggio personale di denunciare e alla responsabilità comune di aiutare a denunciare.» E’ quanto dichiara Marianna Annicchiarico, assessora alle politiche sociali del Comune di Grottaglie, presentanto le iniziative della giornata.

«Il numero delle donne che si rivolgono al centro Antiviolenza Sostegno Donna dell’associazione Alzaia Onlus è cresciuto negli ultimi mesi – evidenzia l’assessora grottagliese, un segnale chiaro della crescente consapevolezza di essere in pericolo e di poter uscire dalle spire della violenza. Ma ancora non basta: dobbiamo insistere sulla sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto nelle scuole e nelle famiglie. Per questo motivo, lontano anche dalla canonica data individuata nel 25 novembre, con l’associazione Alzaia, verranno condotti percorsi formativi per gli addetti all’accoglienza e presa in carico della donna e laboratori e incontri nelle scuole, la culla della formazione relazionale e affettiva degli uomini e donne di domani

Il Comune di Grottaglie in prima fila per la creazione di un tavolo operativo permanente antiviolenza

In questi giorni, in qualità di comune capofila dell’Ambito 6, il Comune di Grottaglie ha siglato un protocollo con l’associazione Alzaia e le associazioni e sigle sindacali del territorio degli undici comuni di Ambito per la creazione di un tavolo operativo permanente antiviolenza che si riunirà più volte durante l’anno, programmando eventi di formazione, prevenzione e sensibilizzazione. Grazie alla sensibilità di Istituzioni ed associazioni nasce una rete che unisce il territorio alle professioniste del Centro antiviolenza e che riconosce agli enti del terzo settore, alle organizzazioni di volontariato e ai sindacati un ruolo importante nella sensibilizzazione in materia di violenza di genere. Si tratta di protocollo inclusivo, aperto a chiunque voglia apportare il proprio contributo alla rete antiviolenza.

Un evento in memoria di Fiorenza De Luca

Il 25 novembre, in via Crispi, nel cuore del Quartiere delle ceramiche, alle ore 17,00 verrà consegnata alla città una panchina rossa, la seconda a Grottaglie dopo quella realizzata nel 2016 in piazza principe di Piemonte, in memoria di Fiorenza De Luca, giovane donna uccisa dal suo compagno nel 2014 proprio nella città delle ceramiche. Sulla nuova panchina rossa verrà affissa una targa con i numeri e i riferimenti per chiedere aiuto in caso di violenza e il nome di un’altra donna, scomparsa tragicamente in tempi recenti, profondamente sensibile e desiderosa di aiutare le donne in difficoltà. Un luogo anche questo di passaggio, che risulta visibile nei periodi di grande affluenza nel quartiere e che richiama ogni giorno l’urgenza di riconoscere nella violenza contro le donne una piaga dei nostri tempi e una responsabilità di ognuno per invertire la rotta.

Il Comune di Grottaglie racconta la storia di Santa Scorese

Un grande evento in sala consiliare il 29 novembre chiuderà momentaneamente la campagna di sensibilizzazione del Comune di Grottaglie: a partire dalle ore 19,00 una narrazione ad opera dell’attore e regista Alfredo Traversa su Santa Scorese in un’aula volutamente istituzionale perché si riconoscano i limiti dei poteri istituzionali contro la violenza. Un’occasione particolare per conoscere un caso unico al mondo di persecuzione. La vittima, una giovane pugliese di nome Santa, è stata dichiarata serva di Dio ed in Vaticano è in corso una causa di beatificazione. Riconosciuta come prima vittima di femminicidio, il Comune di Bari le ha intitolato una via e l’Università di Bari ha rilasciato nel 2016 un diploma di laurea alla memoria come vittima di femminicidio. Una storia che sta facendo commuovere ed interessare tutta l’Italia.

 

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