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Si compie spesso l’errore di sottovalutare la semplicità, di credere che “semplice” sia sinonimo di “facile” mentre è vero esattamente il contrario. Se questa affermazione è vera, lo è soprattutto nella letteratura; tante pagine vengono riempite da concetti astrusi o paragrafi ingarbugliati, che mettono a dura prova la pazienza del lettore, ed è sempre un piacere invece incontrare lo scrittore che – con garbo e sapienza – sia in grado di catturare l’attenzione di chi sfoglia le sue pagine come se stesse chiacchierando con un amico di lunga data.

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E’ nella letteratura per i bambini che questa situazione trova forse la sua realizzazione più eclatante, perché un lettore meno che adolescente è un critico spietato e severo nella sua ingenuità, non ha filtri intellettuali, non ha remore di perbenistico bon-ton, non ha interesse a compiacere lo scrittore con complimenti adulatori e ipocriti. Terremo minato quindi, quello della letteratura rivolta ai lettori “under”, anche se per molti – appunto – le “favole” ed i “racconti per bambini” sono più facili da scrivere e da comporre, e maggior merito quindi a chi a questi lettori si rivolge con successo, riuscendo a trovare il giusto modo per raccontare loro qualcosa di interessante ed originale.

E’ questo il caso di Valentina Orlando, che con il suo “I racconti di Musicolandia – Le stagioni della Famiglia degli Archi” ci offre quattro racconti semplici ed affascinanti, che parlano di una città popolata da strumenti musicali. Se il titolo strizza l’occhio alla “Flatlandia” di Abbott, ad essere protagonista è qui la musica e non la geometria, come nel romanzo inglese. Una musica qui raccontata attraverso le celebri “Quattro Stagioni” di “Antonio Vivaldi, suonate in concerti stagionali da complessi che vedono appunto nei componenti della Famiglia degli Archi alcuni dei protagonisti assoluti. Nonostante l’Italia abbia una tradizione musicale che la pone ai vertici della cultura mondiale, è purtroppo vero che l’educazione musicale è forse una delle materie più neglette della scuola dell’obbligo; ai giovani scolari non viene fatta ascoltare musica, non viene stimolato il senso critico, non viene insegnato a scoprire cosa sia il ritmo e l’armonia, non vengono raccontate trame e libretti, genesi delle opere e storia degli strumenti. Tranne qualche rara, lodevole eccezione, l’educazione musicale si limita a qualche nota stropicciata emessa da flauti o diarmoniche. Non è quindi forse un caso che questi racconti siano stati scritti da una musicista che è anche insegnante nelle scuole medie e superiori, a contatto quindi con i ragazzi, con gli adulti di domani, con le loro curiosità, i loro bisogni, le loro passioni.

Ma anche negli adulti c’è sempre un bambino nascosto, e così questi quattro racconti saranno graditi anche a chi sia diventato maggiorenne da un bel po’ di anni, non foss’altro per lo stimolo di andarsi a riascoltare le opere di Vivaldi citate (e magari non solo quelle…) o di scoprire cosa sia una semibiscroma o una codetta, quale sia la differenza tra un clavicembalo e un pianoforte o tra una viola, un violino o un violoncello. Una lettura agile ed ariosa, che emoziona e ci fa sorridere, un vero toccasana ber i bambini di tutte le età.

È delicata, frizzante e allo stesso modo estremamente accogliente la scrittura di Valentina Orlando. Suonano le parole scelte per dar vita a questi racconti, riecheggia la fantasia di una mente che – traspare benissimo dallo stile – è abituata a dar voce ai sentimenti, alle emozioni, sprigionando una melodia colorata che non può non captare l’attenzione dei piccoli lettori. Nonna Arpa e Nonno Organo, Zia Clavicembalo e Zio Contrabbasso, ma anche Violino, Violoncello, Maestro Bacchetta e le vibranti Note ballerine apriranno ai piccoli lettori le porte di Musicolandia, iniziando con un assaggio delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi. Quale occasione migliore per far conoscere anche ai vostri bambini il bellissimo mondo della musica? E allora, schiaritevi la voce e preparatevi a muovere i primi passi con gli Archi, il resto della banda sta per arrivare!

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